Il gioco
Con un superincasso di un miliardo di dollari dopo pochi giorni dall’uscita sul mercato, Call of Duty: Modern Warfare 2 può essere considerato l’ennesimo successo planetario di Activision Blizzard. La campagna di Modern Warfare 2, da un punto di vista del gameplay, gioca sicuro: non ci sono grandi rivoluzioni rispetto al primo capitolo, ed anzi, le novità scarseggiano in generale. C’è giusto qualche accenno di cambiamento: in una missione, ad esempio, ci troviamo ad utilizzare un rudimentale sistema di crafting. In altre, ci troviamo di fronte a missioni simili a degli open map, che consentono una pluralità di approcci, che vanno dallo stealth allo scontro frontale. La trama non brilla certo per originalità ed è ricolma di momenti sopra le righe in cui omaccioni armati fino ai denti compiono azioni incredibili. Malgrado tutto, però, il prodotto confezionato da Infinity Ward funziona e riesce a intrattenere dal primo all’ultimo istante, considerata anche la presenza di una scena post-credit.
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Dopo un intenso weekend passato sul multigiocatore dobbiamo ammettere che sul fronte del gameplay non ci aspettavamo davvero nulla di meno quest’anno dallo studio californiano. Aver utilizzato le già ottime fondamenta di gameplay gettate nel 2019 ha permesso questa volta ad Infinity Ward di concentrarsi sui dettagli e di limare tutti quei piccoli difetti che caratterizzavano la precedente iterazione, per arrivare oggi sul mercato con una formula rifinita e perfezionata sotto ogni punto di vista. Le novità non sono poi tantissime, ma ogni angolo del multigiocatore rappresenta adesso lo stato dell’arte dei Call of Duty, rifinita com’è l’esperienza di gioco. Com’era lecito attendersi, questa è contraddistinta da tutti quegli elementi filosofici che da sempre regolano gli sparatutto della casa americana: il gameplay di Modern Warfare 2 è significativamente più lento e compassato rispetto a Vanguard e Cold War, il time to kill è percettibilmente più basso, e generalmente a spuntarla in uno scontro a fuoco è chi controlla accuratamente le linee di tiro, piuttosto che i giocatori abituati a saltare e a scivolare aggressivamente oltre gli angoli dell’ambientazione.
Il problema è che mancano novità anche per tutto il contorno. Le uniche modalità aggiunte, Knockout e Soccorso prigionieri, sono molto simili tra loro e, in generale, sono simili ad altre che già erano presenti nelle vecchie playlist.Sia chiaro, non vogliamo sottovalutare la difficoltà insita nell’innovare il comparto multiplayer di uno sparatutto: non è facile concepire nuove modalità che siano in grado di funzionare e di divertire quanto quelle storiche. In questo Modern Warfare 2, però, il tentativo è soltanto abbozzato, perché il gioco riposa quasi interamente su quanto di buono fatto dal primo capitolo. Modern Warfare II si è presentato all’appuntamento stagionale più carico che mai, proponendo sedici campi di battaglia, dodici modalità e oltre cinquanta armi da fuoco accompagnate da una lista chilometrica di accessori, senza dimenticare il sostanzioso roster di operatori giocabili e il solito bastimento di oggetti cosmetici con cui acchitare il profilo personale e l’equipaggiamento.
Call of Duty: Modern Warfare II resterà nei mesi a venire il punto di riferimento per gli sparatutto multiplayer su console di vecchia e attuale generazione.
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