Per alcuni è un vecchio con la barba bianca, per altri il suo fascino è legato alla barca che solca i mari. Altri ancora, affezionati agli spot tv degli anni ’80, non hanno ancora digerito il suo trasformarsi in una figura più giovane, senza i capelli bianchi anche se con lo stesso sorriso contagioso. Dai bastoncini di merluzzo impanati ai famosi spot televisivi, a chiunque si chieda di Capitan Findus, in Italia, avrà la sua opinone, un pensiero, un ricordo.
Un’icona che taglia un traguardo importante quest’anno e spegne le sue prime 50 candeline. Con hashtag dedicati su Instagram e pagine ufficiali su tutti i social e un Diario di bordo-Blog ufficiale, però, il capitano pur cambiando fisionomia, sembra avere ancora un posto immutato nel nostro immaginario. Luogo figurato che è nasce negli anni 60 e prosegue fino a oggi, passando non solo per le clip televisive che ricordiamo, ma anche per un claim “cresce i capitani di domani” che è di fatto il motto di tutte le iniziative didattiche che portano il suo nome e si propongono di essere veicolo di messaggi positivi quali l’attenzione all’ambiente, per i più piccoli.
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