Al Tg. com Enrico Vanzina ha raccontato il suo stato d’animo riguardo la morte del fratello. Ecco l’intervista. 

“Adesso che lui non c’è più sono spezzato a metà, con il cuore a metà, per me, Carlo era tutto. Era mio fratello, era il mio migliore amico, era il mio confidente e io il suo, era il mio alter ego nel lavoro. Siamo stati insieme praticamente tutti i giorni della nostra esistenza, prima da piccoli, poi da adolescenti, poi lavorando insieme. Carlo è stato il mio passato ed era il mio futuro. Essendo il fratello maggiore ho provato a proteggerlo per tutta la vita. Non ce l’ ho fatta. Come diceva George Simenon ‘bisogna accettare la vita come viene, lei è più forte di noi’. Ma adesso che lui non c’è più sono spezzato a metà, con il cuore a metà”.




Adesso voglio immaginarlo lassù, in cielo, accanto a papà Steno e a tutti i suoi amici che erano anche cari amici di Carlo. Accanto al suo maestro Mario Monicelli, a Dino Risi che aveva un debole per lui, a Ettore Scola, Armando Trovajoli, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Age e Scarpelli, Mario Camerini, Paolo Panelli, Pietro Garinei, Suso Cecchi D’ Amico, Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio, Sergio Corbucci, Gigi Magni, Ugo Pirro, Carlo Ponti, Goffredo Lombardo, Mario Cecchi Gori, Carol Levi e soprattutto Alberto Sordi, che adorava Carlo per il suo umorismo e per la sua grazia assoluta. Chissà se lassù fanno film. Se sì, Carlo tu adesso devi prendere un periodo di riposo, qui per far vivere felici gli altri non ti sei mai riposato abbastanza, poi però ricomincia. E fai sorridere, come hai fatto in terra, anche il pubblico del Vecchio Cinema Paradiso. E dai un bacio a Mamma. Adesso è lei che ti proteggerà in eterno”.




FONTE http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/carlo-vanzina-il-commovente-ricordo-del-fratello-enrico-senza-di-lui-sono-spezzato-_3150770-201802a.shtml