Carlo Verdone è stato ospite di Domenica In per la promozione della la terza stagione di “Vita da Carlo“, la serie di Paramount+ di cui è protagonista e che tornerà a il prossimo 16 novembre.
L’attore romano ha ricordato insieme a Mara Venier alcuni aneddoti della sua giovinezza, in particolare quelli legati alla musica, una delle sue più grandi passioni.
«A casa mia c’è sempre stata la musica, mia madre si era diplomata in pianoforte, mi faceva sentire concerti di musica classica. Un giorno mio padre comprò un giradischi nuovo, invitavamo gente a casa nostra per sentire musica. Mi innamorai dei Beatles sentendo la canzone “Twist and Shout” e decisi che volevo approfondirli. Per comprarmi i dischi “rubavo” i soldi a mamma, gli chiedevo a papà e a zio, ho fatto di tutto. Cominciai a collezionare tutti i 45 giri dei Beatltes, di Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Pink Floyd».
Un ricordo vivido nella memoria di Verdone è proprio il suo primo (ed unico) concerto dei Beatles a Roma.
«Mio padre si arrabbiò perché rimasi bocciato al quarto ginnasio e mi tolse la batteria, lui era un uomo molto disciplinato, il fatto che ero stato bocciato per lui era una grande ondta. Un giorno, però, dopo due mesi dalla bocciatura, entrò in camera mia e mi disse che saremmo andati a vedere una band che stava cambiando la musica, i “Beatles”. Io gli corsi incontro e lo abbracciai e lui mi rispose, ancora arrabbiato, “Sì, sì tu devi passare l’esame”.
Corremmo a piazza Cavour dove c’era il concerto. C’era l’ira di Dio di folla, l’ambulanze, addirittura un cappellano militare. Nella calca mio padre perse una lente degli occhiali, vide il concerto con un occhio solo. Il concerto durava 40 minuti, peccato al 35° minuto un cretino salì sul palco e cercò di rubare il cappello a John Lennon. Lennon si spaventò e scappò via insieme agli altri lasciando la canzone a metà. Ci furono delle persone che partirono per menare quel pazzo che aveva fatto interrompere il concerto. C’è una mia foto , un po’ sfocata, di me e mio padre. Una foto bellissima. Papà disse: “il mondo sta cambiando, i Beatles influenzeranno tutte le arti, avevamo assistito all’inizio del cambiamento, ed era così».
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