Carlo Verdone è stato tra gli ospiti più accorati all’evento dedicato ai 100 anni dalla nascita di Mario Brega, che per l’occasione è stato insignito di una targa posta sulla via della casa dove abitò per gran parte della sua vita, via Oderisi da Gubbio a Roma. Davanti una folla di gente, Carlo ha ricordato con affetto l’amico e collega, che, come ha raccontato diverse volte, conobbe per caso a casa di Sergio Leone. Ecco il suo racconto:
È bello ricordare questo grandissimo caratterista, romano ma amato in tutta Italia. Con i film è entrato nell’immaginario collettivo, se lo ricordano tutti. Io lo conobbi a casa di Sergio Leone, stavamo cercando di mettere a posto il cast di Un Sacco Bello. Mancava il ruolo del padre, quando entrò nel salotto quest’omone con gli occhiali e la camicia aperta. Veniva dai mercati generali […] Appena lo vidi pensai che era perfetto. Un contrasto formidabile. Mi sembrava un uomo senza paura, pronto a tutto. Per molti non si capiva se recitava o era così nella vita. Era così nella vita. Ha portato tutto se stesso sul set, una cosa difficilissima. Era uno spavaldo, un coraggioso, un pazzo. Ha portato tanta verità. Credo che sia Mario Brega che Elena Fabrizi siano gli ultimi caratteristi veri che Roma abbia avuto. E sono orgoglioso di averli avuti nei film con me. Devo ringraziare loro se questi film rimangono così impressi nella mente di tutti. Mi hanno dato la loro anima. Sono stati straordinari. Senza loro questi film avrebbero perso molto.
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