Il nuovo programma di Carlo Conti, Ne vedremo delle belle,  ha chiuso in anticipo sabato 12 aprile con una puntata in meno del previsto. Dieci showgirl che si sfidano in prove differenti, tra di loro c’è anche Carmen Russo, che è stata intervistata dal Corriere della Sera.

Sulla chiusura anticipata, confessa: «Ci siamo rimaste male, capisco il calo degli ascolti, però credo che se il programma fosse andato in onda in un’altra serata e non contro Maria De Filippi ci sarebbero state maggiori possibilità di successo. La collocazione della messa in onda contro Amici è stata oggettivamente problematica».

Carlo Conti ha detto che non avete carburato, che nelle dinamiche tra di voi è mancato il pepe.
«Quando hai a che fare con tante professioniste il pepe non è scontato. Abbiamo vissuto quest’esperienza con dedizione, abbiamo fatto un gran lavoro, con grande impegno e grande preparazione, con prove di 7/8 ore al giorno. Anche Carlo Conti l’ha capito, infatti ha detto che abbiamo pensato più allo spettacolo che al reality. È la nostra mentalità».

Nessun battibecco a favore degli ascolti.
«Siamo donne con alle spalle tanta esperienza, siamo portate sempre a fare cose fatte bene, tra di noi ha prevalso una sana condivisione in nome dello spettacolo. Del resto se vai su Rai1, al sabato, con Carlo Conti che conduce, ti preoccupi della preparazione e della performance, non del battibecco».

Proviamo a mettere un po’ di pepe ora. Mi dica cosa non le piaceva delle altre protagoniste. Matilde Brandi?
«Ma io non posso che parlarne bene! È una grande professionista, simpatica, schietta, una che dice quello che pensa. E vale anche per tutte le altre. In un gruppo così è difficile trovare difetti, io poi caratterialmente sono una persona che riesce a vedere il bello anche dove non c’è, è una mia forma mentis».

Ci sarà almeno una con cui ha legato meno.
Ride. «Ma no, passavamo così tante ore insieme, molte di loro le conosco da anni, come si fa a non andare d’accordo?».

Niente. Mi sa che aveva ragione Carlo Conti… Spera anche lei in un «programmino» come Laura Freddi?
«Io e mio marito Enzo Paolo Turchi facciamo tv da oltre 40 anni, abbiamo tante idee, ma non troviamo dove metterle in pratica. Su Instagram i nostri post fanno anche più di due milioni di visualizzazioni, siamo sempre molto amati dal pubblico e anche questo dovrebbe essere un grande valore aggiunto».

I momenti da ricordare di questi 40 anni?
«Ho fatto sempre programmi di successo, Drive In mi ha dato una popolarità grandiosa e per questo non smetto mai di ringraziare Antonio Ricci. Da lì è arrivato un importante percorso artistico a Canale 5 e poi anche in Rai, a Domenica In facevamo milioni di spettatori. Se mi guardo indietro in 40 anni ho fatto tante cose belle».

Come la faceva sentire essere nei desideri di molti italiani?
«Sono sempre rimasta con i piedi per terra, focalizzata sulla grande opportunità di essere la prima donna di un programma che poi ha cambiato la tv. Ho incontrato Enzo Paolo pochi mesi prima di Drive In ed ero presa da lui: mi fa piacere essere stata nei desideri delle persone, ma io ero distratta da lui e dal lavoro per tenere presenti altre proposte. La nostra è una storia che dura da 40 anni».

Lui è l’unico corteggiatore che ce l’ha fatta. Come è riuscito a conquistarla?
«Ignorandomi, facendo finta di nulla. Io pensavo, ma come è possibile? Così mi sono incaponita e ho ottenuto quello che desideravo».