Sono passati quasi quattro anni dall’arrivo nei cinema di C’era una volta a Hollywood, ma il ritratto di Bruce Lee fatto da Quentin Tarantino nella pellicola continua ad attirare critiche, questa volta da parte di Donnie Yen. Durante gli impegni stampa per John Wick 4, Donnie Yen si è così espresso in merito:
““Tutti hanno diritto alle proprie opinioni. Quentin Tarantino è un regista di fama mondiale e ha diritto a pensare come meglio crede, ma anche io posso avere la mia opinione. Per me era evidente di come si fosse preso gioco di Bruce Lee. Una rappresentazione del tutto cartoonesca” ha dichiarato ai microfoni di Variety. Nel film Bruce Lee viene interpretato da Mike Moh in maniera molto arrogante e superba, e viene sconfitto a duello da Cliff Booth, stuntman interpretato da Brad Pitt.”
È comprensibile che personaggi come Yen, che perpetuano il lascito stabilito da Lee, siano in difesa di una rappresentazione argomentabilemente ironica della star come quella di Tarantino. Yen ha dovuto combattere le sue battaglie contro le rappresentazioni stereotipate degli asiatici nei film, anche resistendo al modo in cui il suo personaggio in John Wick 4 era stato originariamente concepito e convincendo i produttori ad applicare i cambiamenti da lui suggeriti.
Tarantino aveva già risposto alle critiche in una maniera non particolarmente pacata: “”Posso capire che sua figlia abbia un problema con questa cosa, è il suo fottuto padre! Lo capisco. Ma tutti gli altri? Andassero a farsi fottere“. I detrattori hanno ritenuto l’attore ritratto nel film una caricatura razzista mentre la figlia dell’icona delle arti marziali, Shannon Lee, ha accusato Tarantino di aver fatto passare suo padre per un “arrogante pieno di sé“.
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