Amadeus ha invitato il presidente dell’Ucraina, Zelensky ad apparire in videomessaggio al termine della finale di Sanremo. Dopo l’annuncio di Bruno Vespa a Domenica In, è scoppiato il dibattito fra chi si dice contrario e chi favorevole. Piero Chiambretti ne ha parlato a Repubblica, dicendosi favorevole:
«Vedere intelligenze e cervelli che mostrano la loro forza bellica e non diplomatica, diventa paradossale. Sentire che Zelensky ha il tempo di venire in collegamento al festival di Sanremo, che è il programma più leggero e di evasione, a raccontarci che ha bisogno di armi, se non fosse vero sarebbe un’idea importante per un film dei Monty Python».
E ancora: «Facendo le dovute proporzioni, Zelensky mi ricorda il presidente Cossiga, che parlava ovunque. Lui picconava il Palazzo, Zelensky cerca di difendere il suo, che è l’Ucraina. Sono dalla sua parte, l’ardimento è da apprezzare».
Per protestare contro la presenza del presidente ucraino all’Ariston sono state annunciate delle manifestazioni a Sanremo, e a riguardo Chiambretti spiega: «Non so se protestino contro Zelensky in quel contesto o come capo della resistenza ucraina, l’Italia ha mille punti di vista. Qualcuno lo vede come un pupazzo filoamericano che fa la guerra ai russi. Io sono per la pace in Ucraina, parole che peraltro ripete il Papa, siamo molto più piccoli di quello che ci circonda».
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