Abbiamo assistito ieri alla conferenza stampa di presentazione di Super/Man: The Christopher Reeve Story alla presenza dei registi Ian Bonhôte e Peter Ettedgui e del figlio di Christopher Reeve, Matthew.
La storia di Christopher Reeve, è una sorprendente ascesa da attore sconosciuto a star icona del cinema e la sua interpretazione di Clark Kent/Superman, ha stabilito il punto di riferimento per i vari universi cinematografici dei supereroi che dominano il cinema di oggi. Reeve ha interpretato l’Uomo d’Acciaio in quattro film di Superman, oltre a dozzine di altri ruoli che hanno mostrato il suo talento e la sua versatilità di attore, prima di rimanere vittima di un incidente a cavallo quasi fatale nel 1995, che lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù. Dopo essere diventato tetraplegico, è diventato un leader carismatico e attivista nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e della cura dei disabili, il tutto mentre continuava la sua carriera nel cinema, davanti e dietro la macchina da presa, pur dedicandosi alla sua amata famiglia.
Il figlio Matthew ha parlato di suo padre in conferenza stampa:
«Era il mio super papà. Credo che molte persone vedano i loro padri come il loro superpapà in qualche modo. Dopo che ha interpretato il ruolo i bambini a scuola avevano visto il film sapevano chi era e quando andavamo al parco giochi, in genere veniva assalito da loro che volevano un autografo o una foto. Siamo nati dopo che era diventato famoso, quindi non c’è stato un grande cambiamento nella nostra vita quotidiana con lui. Dopo l’incidente ha sviluppato una grande forza dentro di lui. L’inizio della sua trasformazione è avvenuto nel momento in cui Dana, la sua seconda moglie, entra in terapia intensiva e gli dice: “Sei ancora tu. Ti amo”. É stato quello l’inizio in cui è diventato un supereroe in carne e ossa che non ha avuto bisogno di un mantello, di poteri, di nulla. Per continuare aveva solo quello che gli dava la volontà, lo spirito e la determinazione. È così che lui stesso è arrivato a capire cosa sia un eroe: una persona comune che sceglie di andare avanti e perseverare nonostante ostacoli e le difficoltà».
Dai registi di McQueen, Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, questo film include filmati amatoriali intimi mai visti prima e una straordinaria raccolta di materiale d’archivio personale, così come le prime interviste con i tre figli di Reeve sul padre e interviste con gli attori di serie A di Hollywood, colleghi e amici di Reeve. Il film è una narrazione cinematografica commovente e vivida della straordinaria storia di Reeve. Il documentario sarà presentato, nell’ambito di Alice nella città, con una proiezione speciale questa sera, 10 ottobre, al Cinema Adriano di Roma, in occasione del ventesimo anniversario della morte di Christopher Reeve, alla presenza dei due registi Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, e di Matthew Reeve, figlio di Christopher Reeve.
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