Ospite a “Domenica In” per presentare il suo libro autobiografico dal titolo “Se chiudo gli occhi”, Claudia Gerini racconta gli esordi della sua carriera e di come abbia voluto dare un racconto di sè inedito e personale. Tra i vari racconti, immancabile la storia con Carlo Verdone:
“Eravamo una gran coppia, soprattutto a livello lavorativo. Carlo sapeva dirigere molto bene le attrici, sapeva esattamente dove portarmi. L’amicizia e la grande stima che avevo nei suoi confronti si sono trasformati col passare del tempo in un flirt. Io però ero pazza a 25 anni, ero veramente Iris Blond, ero ingestibile. Non era il giusto momento di vita per quella relazione. La fine è una cosa che non ha cambiato l’affetto che nutriamo uno per l’altra”.
Alcuni episodi della loro storia sono raccontati anche nel libro. A Mara Venier, Claudia racconta di averlo chiamato prima di scrivere di lui:
“L’ho chiamato e gli ho detto che avevo scritto di lui, mi ha chiesto se avevo inserito determinati aneddoti divertenti che io neanche ricordavo. A quel punto gli ho dato ragione e mi son venute in mente cose a cui nemmeno pensavo più. Lui ad esempio soffriva di mal di schiena e gli facevo le iniezioni di Voltaren mentre eravamo in vacanza. Me lo ha insegnato mia nonna”
La Gerini racconta anche della sua famiglia:
“I miei mi hanno sempre sostenuti. Mia madre mi ha anche molto aiutata, quando io ero in giro per lavoro, ha fatto anche molto la nonna, tenendo quindi le mie figlie!”
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