Ospite del programma Storie di donne al bivio condotto da Monica Setta, Claudia Koll ha rivelato in esclusiva alcuni dettagli sulla sua conversione spirituale che l’ha avvicinata a Dio agli inizi del 2001.
Ho incontrato il Signore in un momento delicato della mia vita, ho sperimentato il suo intervento, la sua presenza nel mio cuore. È avvenuto quando mi sono trovata a combattere il maligno. Mi trovavo da sola in una stanza di albergo. Prima di lavorare ad uno spettacolo teatrale dove interpretavo una spia russa, mi concentravo sulla fotografia di alcuni soldati della prima guerra mondiale per studiarne i dettagli. Da lì ho cominciato ad avere fenomeni paranormali. Una sera vidi che la foto si spostava da sola, da terra, sul tavolino. Sembrava un film, era inverno, le finestre erano chiuse, non c’era nessun ventilatore. Chi stava spostando allora la foto? Non ne parlai con nessuno, ero turbata, ma non sapevo con chi confidarmi. Poi cominciai a sentire passi di soldati che facevano su e giù nell’albergo. Un esorcista mi ha spiegato che questo era uno spirito, una persona morta in guerra. Ci furono tanti effetti. Mi cominciò a parlare una voce, la voce di un’attrice famosa del passato. Io ero curiosa di conoscere il suo mestiere, le feci domande a voci alta e questo mi portò dentro la tentazione. Avvertivo che era una cosa che mi appesantiva l’anima, mi toglieva le energie.
Un giorno ero al telefono con la mia agente, non ero d’accordo con la sua posizione su una cosa di lavoro e mi imposi di fare come volevo io. La voce dell’attrice famosa con cui parlavo mi disse che non avevo odiato. Mi ordinò di odiare. In quel momento ho conosciuto me stessa. Nella vita ci conosciamo solo quando ci relazioniamo con altri. Da lì ho capito: io sono fatta per amare. La voce si arrabbiò, mi disse che era la morte venuta per uccidermi. Mi toglieva il respiro, in quel momento gridai a Dio “aiutami”. Lui mi mandò il suo spirito. Afferrai un crocifisso che mi avevano regalato ma che non avevo appeso al muro perché non ero ancora entrata in relazione con Gesù. Lo presi e gridai il Padre Nostro. Non c’era più quella forza che mi opprimeva. Ripresi aria, sentii una pace profonda. In quel momento parlai con Dio.
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