Nella quinta ed ultima puntata di “Belve”, si è concessa ad una bella intervista l’attrice Claudia Pandolfi che si è raccontata senza filtri, spiegando come arrivò a fare l’attrice:
“Durante un cambio scuola mi capitò di fare l’attrice, così feci 4 anni in 1. La carriera non mi interessava, io volevo fare la ginnasta”.
Il successo improvviso è arrivato per la Pandolfi quando è approdata sul set di “Un medico in famiglia”, un periodo che l’attrice ricorda come ansiogeno perché non fu in grado di gestire la popolarità:
“Ritrovarsi oltremodo popolare non fu facile. Non è che mi riconosceva solo la gente del quartiere, era una popolarità nazionale e quindi si scriveva di me e c’erano delle aspettative, mentre io ero sempre quella ragazzina che aspirava a fare la ginnasta. C’era un faro acceso su di me e io non avevo voglia di stare sotto quella luce”.
L’attrice racconta, inoltre, di aver capito con gli anni come sottrarsi:
“Da quella cosa mi sono sottratta. Iniziai a capire che c’era un mestiere che mi si stava aprendo, ma al resto bastava sottrarsi. La popolarità continua a non piacermi”.
Proprio a proposito di “Un medico in famiglia”, la Pandolfi ritiene di aver girato una delle scene più brutte della sua carriera, quella ritenuta da molti fan una delle più iconiche della serie:
“Nel medico in famiglia c’è una scena magistrale in cui Giulio Scarpati mi raggiunge su un aereo, ci gridiamo ‘Ti amo’, ecco non penso di aver detto mai un ‘Ti amo’ più brutto nella mia vita. Era sgraziata. Li so stata cagna secondo me”.
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