Claudio Amendola è stato intervistato su Vanity Fair dove ha raccontato vari aneddoti sulla sua carriera e sui nuovi progetti. L’attore romana torna a mettere il distintivo dell’ispettore Carlo Guerrieri nella seconda stagione di Nero a metà (dal 10 settembre in prima serata su Rai1).
“Rispetto alla prima stagione aspettatevi molta più tensione, inoltre daremo più spazio ai sentimenti: la serie precedente si concentrava sulla coppia Malik-Alba, questa volta i cuori in tumulto sono molti di più, compreso il mio”
Poi un riferimento ai suoi 40 anni di carriera.
«Poche cose rifarei se potessi ripercorrere questi 40 anni, e forse sarebbe un errore», afferma. «Nel cuore mi rimangono le tante ore di set con mio padre (Ferruccio ndr): è stata una lezione continua. Mi rimangono i rapporti umani avuti con Carlo Vanzina, Marco Risi, Antonello Fassari e Barbara De Rossi, tanto per citare qualche nome. Sono grato a questo mestiere perché mi ha fatto conoscere mia moglie (Francesca Neri ndr) che mi ha salvato la vita». E poi ci sono i personaggi «che ricordo con grande dolcezza, come l’ispettore Sciarra e Claudio dei film di Wilma Labate, Pietro di Mery per sempre o Principe di Ultrà. Amo alla follia Giulio Cesaroni»
FONTE VANITYFAIR
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