In un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, Claudio Amendola racconta di aver guadagnato molto nell’ultimo anno ma di essere anche un contribuente molto attento:
“Se in un anno ho guadagnato tre miliardi, più della metà li ho versati felicemente in tasse. Quello che volevo dire è che io guadagno e pago tutto a mio nome. Tanta gente molto più ricca di me lavora facendo intestare a tante società. E così a volte mi è sembrato strano e “simpatico” pagare più tasse di certa gente che viaggia su altri livelli”.
L’attore spiega, inoltre, di non aver più voglia di parlare di ciò che non funziona nella sua città, Roma:
“Non ho più alcuna voglia di parlare di tutto quello che non va a Roma: è un tema vecchio che sembra non avere soluzione. Oggi, però, bisogna dire che le responsabilità di tutto quello che non va in città sono sicuramente da dividere al cinquanta per cento con chi ci vive. Non ne posso più di sentire quelli che si lamentano del traffico mentre parcheggiano in doppia fila. Basta”.
Per quanto riguarda il periodo di guerre che stiamo vivendo asserisce:
“Mai avrei pensato quando avevo vent’anni di arrivare a sessanta e vivere una realtà di guerra come quella di oggi. Mi fa schifo tutto: le follie dei politici, l’indifferenza della gente, il cinismo nauseante. Sogno che arrivino gli extraterrestri, i marziani ormai sappiamo che non ci sono, e una volta per tutte ci dicano: Voi terrestri siete proprio deficienti. E si comportino di conseguenza”.
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