Gli 883 sono tornati sulla bocca tutti (anche se non sono mai spariti) grazie alla serie Sky «Hanno ucciso l’uomo ragno» che ripercorre gli albori della carriera di Max Pezzali e Mauro Repetto. La serie si sta rivelando un gran successo, ma tra i fan non figura Claudio Cecchetto, il talent scout che lanciò il duo nell’olimpo della musica nazional popolare. Ecco cosa ha racconto a Il corriere:

«La serie sulla storia degli 883 io non l’ho vista. Il motivo? Quella storia l’ho scritta io assieme a Pier Paolo Peroni. E non parlo della sceneggiatura, ma di quel che accade più 30 anni fa». E rivendica: «Gli 883 li scoprii io. Sono andati dove meritavano ma nessuno prima di me gli aveva dato retta».

Claudio Cecchetto, davvero non ha guardato neppure una puntata? Nella serie compare anche un attore che la interpreta, Roberto Zibetti.
«No, neppure una puntata. Diciamo che la vedo con dei filtri speciali: amici e conoscenti la commentano in continuazione quindi il modo per così dire di “seguirla”, a mio modo, l’ho trovato. So benissimo che compaio anche io e qualcosa da dire a riguardo ce l’ho: in tanti mi hanno mandato uno screenshot video che riproduce uno dei momenti in cui parlo e mi presento in scena. Sull’attore nulla da dire, gli attori fanno il loro lavoro. Le battute mi hanno lasciato perplesso. Nella serie mi presentano spiegando che vengo da Ceggia, che è vero. Poi il mio personaggio dice: “Odio la provincia”. La verità è che le cose stanno all’opposto e non è affatto un dettaglio da poco».

In che senso?
«Io ho sempre lavorato con la provincia. Ho scelto gli 883 per il loro talento ma anche perché provenivano dalla provincia, da Pavia. Jovanotti è di Cortona, Amadeus è di Ravenna, Fiorello è di Augusta. Io cercavo proprio loro, persone talentuose che arrivavano dalle province. E con i nomi sopracitati ho fatto sempre grandi risultati. Da quel che ho capito dalla serie risulto più un milanese in carriera, quando invece è vero che le mie radici sono in provincia».

Nella serie troviamo un Mauro Repetto in gran spolvero. Lei che rapporto ha con Repetto? Sta ricevendo tanti attestati di merito, quasi una riscoperta oltre la serie..
«Intanto sono ben felice di dire che Mauro Repetto conduce un programma sulla mia radio, “Radio Cecchetto”. Ogni venerdì risponde alle domande degli ascoltatori in questo format “Te lo dico venerdì’” in cui parla spesso dell’universo degli 883. Lui è un ragazzo che ha sempre avuto un grande entusiasmo verso tutto: è un sognatore che realizza i suoi sogni con una dote che in pochi possono vantare: dopo averli realizzati ne trova continuamente di nuovi da inseguire, e così fece all’epoca, quando lasciò gli 883».

E invece con Max Pezzali è riuscito a riappacificarsi?
«Passiamo ad altro, grazie».