In un’intervista rilasciata al “Corriere della sera”, Claudio Cecchetto annuncia il suo ritorno alla radio e l’occasione è gradita per parlare dei tanti, tantissimi che ha scoperto e degli anni d’oro della sua carriera:
“Gli anni ottanta furono un decennio fondamentale, importante, imprescindibile per la musica. Lo dobbiamo all’Inghilterra che già da tempo dettava legge. Uscivamo dagli anni settanta dove in Italia avevano dominato i cantautori, poi qualcosa cambiò con questa british invasion fatta di funk, elettronica e new wave. Gli anni novanta furono decisamente più dance. Io mi divertii molto producendo Jovanotti e gli 883. Devo ringraziare gli anni ottanta perché quel dinamismo di cui parlavo mi permisero di lanciare e creare la “mia” Radio Deejay…”.
Immancabile la domanda che riguarda Max Pezzali e la rottura professionale tra i due e Pier Paolo Peroni che è arrivata la scorsa estate prima del grande evento a Milano San Siro del cantante:
“In questo momento non penso più a Max Pezzali. Un autore indimenticabile, come persona diciamo che lo è un po’ meno”.
Per quanto riguarda il suo nuovo progetto radiocecchetto.it racconta:
“Ho invitato alcuni amici e ho chiesto loro di fare una prova microfono. Li trasmetteremo e gli ascoltatori dovranno inventare chi sono: ci saranno Jovanotti, Fiorello, Elena Sofia Ricci, Edoardo Leo, Max Biaggi e tanti altri. Poi pian piano svelerò chi sono. Intanto sono contento di aver fondato una radio che spero possa essere trasmessa in forma “mobile” a portata di smartphone come le dirette su Instagram”.
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