É stato senza dubbio il pigmalione di Amadeus: Claudio Cecchetto, in un’intervista rilasciata al programma radiofonico “I Lunatici”, racconta ricorda l’incontro con Amadeus, quando quest’ultimo era un giovanissimo aspirante conduttore:
“L’ho conosciuto a Verona, era venuto al Festival Bar. Prima di una tappa del Fastival Bar ci presentarono, presentai la serata, poi l’ho incontrato in Hotel dove mi aspettava dal momento in cui gli avevo detto che avremmo parlato”.
Amadeus che negli anni Ottanta debuttò a Radio Deejay e Deejay Television, fondate proprio da Cecchetto, è riuscito a convincere il produttore discografico, che gli chiese di trasferirsi a Milano, mentendo spudoratamente:
“Gli ho detto di venire a Milano, mi disse che aveva trovato un appartamento e lì mi raccontò una grande bugia, perché invece prendeva il treno alle cinque di mattina, veniva a lavorare e poi tornava a Verona. Faceva il pendolare. Quella è la passione e l’impegno. E’ un esempio, se le cose le vuoi e le fai con passione ed impegno i successi poi arrivano”.
Amadeus, che si appresterà a condurre il suo terzo Festival di Sanremo, aveva appunto raccontato questo episodio a “Tv Sorrisi e Canzoni”:
“Mi chiamò il giovedì successivo al colloquio per dirmi che avrei cominciato il lunedì, turno dalle 7 alle 9. Trovai una pensione col bagno in comune, tristissima. Rimasi lì per qualche tempo poi cominciai a fare avanti e indietro da Verona. La mattina alle 4 mi svegliavo per prendere un treno locale fino a Brescia e poi un espresso fino a Milano, alle 7 ero in radio. Dopo un paio di mesi ero distrutto. Andai da Cecchetto e gli confessai tutto, convinto che mi avrebbe licenziato, invece mi aiutò a trovare un monolocale”.
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