La coppia Coca-Cola/Natale è sempre stata vincente. Quel Babbo Natale rosso, così accogliente, già presente nei poster del dopo guerra in America con la famosa bibita in mano. E tra gli spot famosi come quello dell’albero di Natale negli anni ’80 dove ve ne parliamo qui, ce ne fu un altro diventato storico.
Stiamo parlando degli orsi polari. Gli orsi sono apparsi per la prima volta in una pubblicità di Coca‑Cola nel 1922 in Francia e sono tornati saltuariamente, nei 70 anni successivi, in alcune pagine adv sulla carta stampata. Nel 1993, con la campagna “Always Coca‑Cola” della Creative Artists Agency (poi diventata Edge Creative), The Coca‑Cola Company compì una svolta significativa nella storia della sua pubblicità: la campagna includeva 27 soggetti, rivolti a pubblici specifici, che fecero il giro del mondo in varie e innovative declinazioni tecniche, tra cui l’animazione al computer.
Una di queste pubblicità, “Northern Lights”, presentava quello che sarebbe diventato uno dei simboli più conosciuti delle pubblicità Coca‑Cola: l’orso polare animato.
Dopo il loro debutto nel 1993, gli orsi sono stati protagonisti di molti spot televisivi, incluse due pubblicità per le Olimpiadi del 1994, che raffiguravano un orso che scivolava su uno slittino per poi spiccare il volo in un salto. Solo più tardi però gli orsi polari Coca-Cola sono entrati a far parte della storia “natalizia” del brand con l’introduzione dei cuccioli.
Il debutto dei piccoli, avvenne infatti proprio in occasione di una pubblicità per le festività natalizie.
Ora non vengono più utilizzati se non in qualche rara occasione, ma nella storia della coppia Coca-Cola/Natale hanno sicuramente lasciato il segno.
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