Ha compiuto 60 anni lo scorso ottobre Colazione da Tiffany, l’intramontabile cult del 1961 diretto da Blake Edwards, con Audrey Hepburn e George Peppard. Amatissimo ancora oggi, soprattutto per l’interpretazione della Hepburn, il film si è aggiudicato 2 premi Oscar per la miglior canzone – la meravigliosa Moon River – e colonna sonora.
La pellicola di Edwards è dall’omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote, dal quale però si discosta non poco. La trama del film racconta la storia di Holly (Holiday Golightly), una giovanissima ragazza di grande fascino e spontaneità che per vivere fa la prostituta d’alto bordo, chiamando le sue prestazioni “fare la toletta”. Questa sua attività le permette una vita mondana e la frequentazione dell’alta società, e per risolvere definitivamente i suoi numerosi problemi economici è decisa a rinunciare all’amore (o almeno a viverne uno fittizio) sposando un uomo ricco, che la renda soprattutto felice materialmente regalandole gioielli dell’amato negozio Tiffany.
Differenze con il libro
Il romanzo fu ampiamente modificato per dar spazio alle convenzioni cinematografiche della commedia, e ciò non piacque a Capote. L’ambientazione del film venne spostata dagli anni 40 agli anni 60, alcune parole presenti nel libro vennero smorzate, il personaggio di Liz fu completamente inventato, mentre venne omesso il personaggio di Joe Bell. La cosa più grande, forse, è la mancata allusione alla bisessualità di Holly, che nel libro è un elemento fondamentale: nel film viene rimossa per rendere il personaggio più adatto alla Hepburn, mentre il personaggio della modella Mag Wildwood, che verso metà del libro si trasferisce nell’appartamento di Holly, nel film compare brevemente solo come ospite al party. Allo stesso modo è reso meno evidente il rapporto di Holly con gli uomini che frequenta.
Il cast
La prima scelta per il ruolo di Holly fu Marilyn Monroe. A volerla fortemente era lo stesso Truman Capote, autore del libro. Barry Paris ricorda di aver sentito dire Capote, una volta: «Marilyn è sempre stata la mia prima scelta per interpretare la ragazza, Holly Golightly». Quando la Hepburn venne scelta nel cast, Capote accusò la Paramount di aver fatto il doppio gioco con lui. La Paramount aveva pensato a Elizabeth Taylor per il ruolo, ma il regista Blake Edwards fu così colpito dal provino della Hepburn che fece di tutto per scritturala. Con un compenso di 750mila dollari, Audrey divenne, così, la seconda attrice britannica più pagata per un film dopo Liz.
La scelta della Hepburn si rivelò, alla fine, decisamente felice e la sua interpretazione rimane ancora oggi una delle più iconiche. Vi sveliamo ora due curiosità su di lei. Ricordate la passione di Holly per le brioche, come quella che addenta nella prima scena davanti la vetrina di Tiffany? La Hepburn in realtà le odiava e pregò in varie occasioni il regista di sostituirli con il gelato. Edwards però non l’accontentò e, così, l’attrice fu costretta a mangiarle. Un’altra simpatica curiosità riguarda il fischio che Holly fa per chiamare il taxi: fu doppiato in post produzione perché Audrey non sapeva fischiare, nonostante avesse tentato di imparare a farlo con due dita.
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Bisticci con George Peppard
George Peppard, che interpreta l’affascinate vicino Paul Varjak, si era formato con il Method Acting: uno stile che non legava con quello della sua controparte femminile. Nonostante i conflitti sul set, però, la Hepburn e Peppard rimasero amici intimi fino alla morte, avvenuta per lei nel 1993, per lui nel 1994.
Peppard ebbe diversi problemi a legare sul set. Lui e il regista Blake Edwards si scontrarono molte volte durante le riprese, arrivando quasi alle mani. Non importa che tipo di direzione gli venisse data, Peppard finiva per interpretare la scena come lui pensava dovesse essere interpretata, il che non lo rendeva simpatico a nessuno. Anche Patricia Neal, con cui Peppard era stato amico in passato, notò un cambiamento nell’attore, tendente all’essere “viziato”.
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