Ci sono coppie che fanno parte della nostra storia e non solo. Franco e Ciccio, Totò e Peppino, Stanlio & Ollio e tante altre. Noi siamo particolarmente affezionati ad un duo che ci emoziona e ci fa divertire ancora oggi come ieri: stiamo parlando di Bud Spencer e Terence Hill. Ma vi siete mai chiesti come è iniziata questa collaborazione? Da dove è partito tutto quanto?

Le circostanze di come è nato il duo cinematografico composto da Bud Spencer e Terence Hill sono un evento che ha cambiato la carriera di entrambi gli attori. Al contrario di quel che si crede, la fortuna non si deve cercare in posti remoti, ma a volte la si trova dietro l’angolo. Cosi è accaduto anche nel loro caso. Carlo Pedersoli (Bud Spencer) e Mario Girotti (Terence) erano membri dello stesso club di nuoto a Roma da adolescenti. Mario era un ammiratore poiché Carlo da nuotatore aveva già battuto record italiani e partecipato alle Olimpiadi. Seguiva le sue sessioni di allenamento dal bordo della piscina ma non avevano mai parlato direttamente. Nel 1959, Terence viene scelto per far parte del film “Annibale“, diretto da Carlo Ludovico Bragaglia per interpretare il ruolo di “Quintiliano”. Anche Carlo è stato assunto per interpretare la parte di un soldato. Pur avendo parti nello stesso film, ancora una volta non ci fu nessun incontro. Le riprese delle nostre scene furono fatte in giorni diversi. Anche se non insieme veramente, questo fu il loro primo film insieme sulla carta. Ma il loro tempo doveva ancora venire, dovevano passare altri otto anni prima che le loro carriere cambiassero radicalmente. Siamo infatti nel 1967 quando i due hanno dato inizio alla loro epopea con “Dio perdona… io no”. Proprio perché rivolto ad un pubblico internazionale, quello dei film western famosi in tutto il mondo, dovettero americanizzare i propri nomi su richiesta del regista Colizzi. Pensare che Bud non voleva neppure accettare per motivi di stipendio e perché non sapeva andare a cavallo, mentre al posto di Hill doveva esserci un certo Peter Martell, poi costretto a rinunciare perché si ruppe un piede dopo aver litigato con la compagna. Senza questo incidente domestico probabilmente non si sarebbero ritrovati mai come protagonisti in coppia.

Il film ebbe un successo enorme; bastò poco al regista Colizzi, preso atto dei consensi subito raccolti dal pubblico, per rendersi conto del gigantesco potenziale della coppia, con cui tornò a collaborare alla realizzazione di due nuovi film.
Nel 1968 esce nelle sale “I quattro dell’Ave Maria” che vede, oltre alla coppia, la presenza di Eli Wallach e Brock Peters. Nel 1969 è la volta de “La collina degli stivali”; entrambe le pellicole sono dirette da Giuseppe Colizzi. Due pellicole di grande successo alla stregua della prima. La coppia Bud & Terence comincia a mietere una risonanza mondiale. Enzo Barboni (E. B. Clucher), un direttore molto celebre della fotografia che aveva contribuito in molti film importanti ebbe l’intuizione di creare un nuovo tipo di “Western all’italiana” con più umorismo e gag e meno sparatorie mortali. Per “Lo chiamavano Trinità…” raccolse numerosi rifiuti da noti produttori ma lui sapeva esattamente quello che voleva ed era determinato a non cambiare una virgola alle sue idee. Quando poi finalmente mostrò la sceneggiatura a Italo Zingarelli, Italo si eccitò fin dal primo momento per il progetto e decise di produrre il film. I ruoli principali di “Bambino” e “Trinità” furono offerti a Bud e a Terence, ruoli che parevano scritti su misura per loro. E da li partì l’enorme, bellissima, carriera della coppia che ancora oggi ricordiamo e citiamo.

(fonte: terencehill.com)