Il film
Conan il distruttore uscì nel 1983 diretto da Richard Fleischer. È un sequel stand-alone di Conan il barbaro del 1982, ispirato al personaggio omonimo ideato da Robert Ervin Howard nel 1932 sulle pagine di Weird Tales, e alla sua versione fumettistica di Roy Thomas (autore del soggetto per questo film con Gerry Conway, altro noto autore di fumetti). Ripropone nei panni di Conan l’attore di origine austriaca Arnold Schwarzenegger. I nuovi personaggi includono Zula, interpretata da Grace Jones, e Mombaata, interpretato da Wilt Chamberlain. Questo seguito ha avuto un buon successo di incassi, sebbene la critica sia stata meno favorevole rispetto al primo film. Nonostante alcune recensioni negative il film è stato un successo, incassando rispettivamente 31 milioni di dollari in America, che si aggiungono al guadagno di 69 milioni di dollari nel resto del mondo dopo il rilascio nel 1984. Questo successo ha portato Schwarzenegger, Fleischer e De Laurentiis a impegnarsi nella realizzazione di Yado, altro lungometraggio di genere fantasy, l’anno seguente.
La trama
Il barbaro Conan e il suo compagno Malak vengono portati dalla regina Taramis di Shadizar che chiede a Conan di eseguire due compiti per lei: ottenere una gemma speciale – che può essere toccata solo da sua nipote, Jehnna – e ritrovare il corno magico che può risvegliare Dagoth, il Dio dei sogni e degli incubi. In cambio, lei si offre di resuscitare l’amore perduto di Conan, Valeria. Conan è d’accordo così lui, Malak e Jehnna partono per il loro viaggio. Lungo il percorso, Conan ottiene l’aiuto del suo vecchio compagno Akiro e incontrano Zula, che si unisce al gruppo. Mombaata, una delle guardie della regina, è mandato per controllare i progressi di Conan e si aggrega a loro nella missione. La banda dei sei si mette in viaggio verso il castello di Toth-Amon, il mago che è in possesso della gemma magica. Comunque, Toth-Amon rapisce Jehnna (sotto forma di una fenice fatta di fumo) prima che essi arrivino al castello. Il gruppo poi entra nel castello, con Conan che combatte contro i sortilegi di Toth-Amon, li sconfigge ferendo mortalmente il mago, che si suicida toccando la gemma e disintegrandosi. Gli eroi, quindi, recuperano Jehnna e la gemma.
Il gruppo riparte alla ricerca del corno magico, che è tenuto nascosto all’interno di una misteriosa fortezza. Jehnna recupera il corno usando la gemma. Dopo essersi imbattuti in alcune difficoltà ad opera di una setta che risiede all’interno della fortezza, provano a tornare dalla regina Taramis. Tuttavia, la regina aveva già dei piani perché Mombaata tradisse Conan durante il viaggio e restituisse Jehnna a Shadizar egli stesso, ed è ciò che fa. Conan e il suo gruppo si mettono all’inseguimento dopo aver appreso la vera natura della rinascita di Dagoth (egli è una creatura malvagia dal potere immenso, che porterebbe morte e distruzione nel mondo). Dopo l’arrivo di Mombaata e Jehnna a Shadizar, la regina comincia i preparativi per il sacrificio di Jehnna. Ella deve essere sacrificata nel momento in cui il corno magico viene reinserito all’interno di Dagoth in modo che nessuna calamità si abbatta sulla città. Tuttavia, Conan e i suoi amici irrompono durante il rito, evitando il sacrificio di Jehnna, e uccidendo Mombaata. Poiché il rituale non era stato portato a termine, Dagoth si trasforma invece in un incontrollabile mostro, uccidendo la regina Taramis. Segue una eccezionale battaglia nella quale Conan batte il mostro rimuovendo il corno che lo mantiene in vita, e infine sferrandogli il colpo di grazia quando Dagoth cade in ginocchio. Jehnna diventa così la nuova regina di Shadizar e offre a ciascuno dei suoi vecchi compagni di viaggio una carica al servizio della sua corte. Conan, il cui cuore appartiene ancora a Valeria, declina un’offerta di matrimonio e se ne va alla ricerca del suo posto nel mondo.
Il pensiero di Arnold ed il terzo film
Conan il barbaro incassò circa 40 milioni di dollari nei botteghini statunitensi, uscì nel 1982 e ottenne una valutazione R, oltre agli ulteriori 50 milioni di dollari che incassò sui mercati stranieri. Dato che la Universal Pictures e Dino De Laurentiis erano convinti che il film avrebbe avuto ancora più successo se fosse stato meno violento, decisero di smorzare i toni nel sequel. Ad esempio esiste una scena eliminata in cui la regina Taramis di Sarah Douglas seduce Conan prima che lei lo mandi in viaggio. Venne cancellata per garantire la valutazione PG che doveva avere il film. Arnold Schwarzenegger però trovò la sceneggiatura troppo infantile. Ha cercato di convincere i produttori a fare un film più serio, ma non ci riuscì rimanendo insoddisfatto del risultato. Questo è uno dei motivi per cui un terzo film non venne realizzato all’epoca. Infatti era nei piani un altro sequel chiamato “Conan il conquistatore“.
Tempo fa però, Arnold durante l’Arnolds Sports Festival a Columbus, in Ohio, ha riacceso le speranze, raccontando però della gestazione complicata a causa dei detentori dei diritti:
“Quando hai a che fare con un film come questo, l’aspetto triste della faccenda è che c’è di mezzo una proprietà fondiaria, la Robert E. Howard estate in questo caso specifico. Quando qualcuno compra i diritti di sfruttamento ne diventa il possessore e finisce per avere una propria idea di come andrebbero fatte le cose. Però magari chi ha i diritti è un tizio giovane che sta cercando di capire come farsi strada a Hollywood, una cosa che non è semplicissima. E magari si ritrova circondato da gente che gli consiglia di cominciare con una serie TV e si ritrova a negoziare per quello. Solo che poi non se ne fa niente. Poi magari passa da Netflix, ma anche lì nulla. A quel punto, magari, decide di fare il film […] Nel mentre ci siamo noi che tentiamo di convincerlo che la maniera sensata per dare il via al tutto sarebbe ingaggiare un regista quotato e fare un film di Conan dove io interpreto Re Conan a 70 anni, un sovrano stanco e disgustato dal sedere su un trono, solo che poi accade qualcosa. Non è poi così lontano dalla creazione di uno script completo. Ma l’unica persona che ha il potere di dare il via al processo è chi detiene i diritti di Conan. Andiamo da Netflix o da chiunque voglia produrlo, assumiamo un regista che sia molto creativo e facciamolo diventare un progetto vincente! Spero che si possa fare presto perché mi pare un’idea grandiosa.”
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