L’attore Lino Banfi, ospite qualche tempo fa a Oggi è un altro giorno, ripercorre il suo passato. A proposito di un “Medico in Famiglia”, quando interpretava il celebre personaggio di Nonno Libero, l’attore dichiara:
“Io ho dato a lui il mio essere meridionale, le idee, il fatto di tenere tutta la famiglia unita, di diventare il ‘fil rouge’ di questa cosa che ha portato poi fortuna a tutti. Però ho anche preso molto da loro e da lui. Era un format spagnolo, e questo Nonno Libero era più cattivo e quando lo lessi con il produttore Carlo Bixio e con la Pasolini, la sceneggiatrice, dissi: ‘Non mi piace molto questo personaggio’. Lo abbiamo sistemato, cucendolo addosso a me. Come Nonno Libero ho preso la simpatia e l’amore di tre generazioni e sto per abbracciare la quarta se ce la faccio”.
L’attore poi continua, parlando delle sue origini, della Puglia e del rapporto con i suoi genitori:
“Mio padre aveva una coltivazione di semi di cipolle e porri. Aveva fatto la terza elementare e diceva di essere plurilaureato nel suo cervello, mentre mia madre firmava con la crocetta, non era andata mai a scuola… Questa era l’atmosfera della mia famiglia, quindi avere un figlio che alle elementari voleva studiare significava che doveva diventare o prete e poi Cardinale, oppure avvocato, per diventare poi un notaio… Io andai in seminario e ci sono stato dagli 11 ai 15 anni”.
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E poi prosegue parlando dei suoi film del passato e delle attrici con cui ha lavorato. A proposito di Edwige Fenech, l’attore rivela:
“Abbiamo solo un contatto telefonico, perché lei vive a Lisbona. Quando ci sentiamo ci facciamo gli auguri, poi lei mi parla della nipotina, del figlio… Della promessa che non ha mai mantenuto. Lei mi ha promesso che, se avessi raggiunto gli 80 anni, sarebbe successa quella cosa. All’epoca viveva con Luca Di Montezemolo, il quale disse: Va bene, è giusto che sia così’… quando poi ho fatto 80 anni lei mi ha detto che dovevamo rimandare ancora di qualche anno e io le ho detto: ‘No, poi non posso più darti retta’… Insomma, c’è un bel rapporto… abbiamo fatto dodici o tredici film insieme”.
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