Cesare Cremonini è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera tra cui l’inizio con i Lunapop:
Il giorno più bello che tu abbia mai vissuto?
«Quando sono partito per il primo tour della mia vita con i Lùnapop, avevo 19 anni. Quell’esperienza mi ha mostrato nella realtà la fantastica diversità di paesaggi e linguaggi del nostro Paese. La sensazione di libertà di attraversarlo con il finestrino dell’auto aperto è una cosa che ancora oggi mi dà la gioia di tornare in tour e attraversare l’Italia».
Siete durati poco, ma siete rimasti nella memoria.
«Arrivammo dal basso da indipendenti, attraverso le radio fino in cima, facendo venire i capelli bianchi ai capi della discografia che si chiedevano: “Da dove arrivano questi?”. Ma anche quella separazione non avvenne per caso. Mi tagliai i capelli rossi e partii per un lungo viaggio tra l’Argentina e New York. Mi misi alla ricerca di Bob Dylan, iniziai a leggere Pasolini e a studiare Gaber, mi innamorai del cinema e dei libri. Quando bussai alla porta di casa ero malconcio, vestito con dei jeans stracciati, una t-shirt bucata e una giacca dylaniana da freddo americano e da geloni. Avevo un quaderno con me in cui c’erano le canzoni di “Maggese”, che fu d’ispirazione per tanti giovani artisti nati qualche anno più tardi».
fonte CORRIERE
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