Ospiti di “Bella Ma’”, I Cugini di Campagna raccontano il buio periodo della malattia del loro leader: Ivano Michetti. Il chitarrista spiega quindi che ad aiutarlo è stata la Fede:
“è qualcosa lassù che mi ha protetto, ha fatto un miracolo. Durante la malattia soprattutto la fede mi ha sorretto, io sono stato un mese in coma per questa cosa che può succedere a tutti”.
Ivano Michetti ha conosciuto la profonda fede nei confronti della Madonna molto piccolo:
“Da bambino, a 9 anni, io ero un cantore contraltista della Cappella Sistina con insegnante il grande maestro monsignor Bartolucci, che era dell’ordine dei Servi di Maria. A 9 anni ero un po’ monello, andavo alla Fontana di Trevi a prendere le monetine, lui mi sorprese e mi chiuse in Cappella Sistina dalle sette di mattina alle sette di sera. A 9 anni servivo la messa in latino e questa musica era celestiale e bellissima”.
Tornato in forma, Ivano risponde, insieme agli altri del gruppo, a coloro i quali li criticano in molti aspetti della loro arte:
“…noi ci vestiamo così, noi cantiamo colà, è perché noi non cambieremo mai. Ogni volta che ci vedono ci dicono basta, che dobbiamo ammodernarci, che dobbiamo fare qualcosa per adeguarci all’attualità. Io dico che se mi cambio e mi tolgo questo vuol dire che sono stato falso per cinquant’anni”.
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