Il comico Dado – ex stella di Zelig, Colorado e altri format comici – è stato sentito a Roma come parte civile nel processo che vede imputato il padre dell’ex fidanzato della figlia. «Per colpa di questa vicenda non lavoro più, è stata la più grande destabilizzazione mentale dal mio lavoro. Da allora ho interrotto anche il mio format. Ho temuto per me e mia figlia, che ha pagato tanto per essere stata vicina a questa famiglia». Gabriele Pellegrini, in arte Dado, sentito in aula nel procedimento che vede imputato per diffamazione il padre dell’ex fidanzato della figlia. Una relazione che ha portato a contrasti e strascichi giudiziari. Secondo l’accusa l’uomo, difeso dall’avvocato Alfredo Vitali, attraverso una decina di profili social fake avrebbe diffamato Dado, parte civile nel processo, pubblicando circa 500 post e inviando 300 messaggi anche ad altri personaggi dello spettacolo.
Il comico Dado rischia il processo: accusato di aver diffamato l’ex fidanzato della figlia
«Mia figlia, all’epoca 14enne, non era più serena perché questa persona le aveva creato turbamenti, aveva subito atteggiamenti talmente violenti che l’avevano destabilizzata» ha proseguito riferendo davanti ai giudici di un episodio raccontato dalla figlia dove l’ex aveva aggredito un automobilista dichiarando poi il falso alle forze dell’ordine. La prossima udienza è prevista per il 27 giugno. Al tempo il comico prese un pugno sferrato dall’ex della figlia che gli provocò la rottura del setto nasale. “Ha tentato di investirmi con la macchina e mi ha dato un pugno in faccia, ma i suoi avvocati hanno fatto di tutto per dimostrare che ho inventato tutto. Ho ricevuto ben tre denunce da parte dei suoi avvocati per diffamazione“.
Fonte: Il messaggero.it
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