Spesso un film può essere definito fallimentare non tanto per la sua qualità, ma per altre circostanze. Forse è quello che è successo al reboot del 2016 di Ghostbusters con protagoniste delle interpreti femminili nei panni di Acchiappafantasmi. Il film aveva un cast apprezzabile, ma non ha fatto registrare buoni dati al box office, tanto da uscirne quasi in perdita.
In una recente intervista con Dan Rather, una delle star originali del franchise, Dan Aykroyd ha espresso la sua opinione sul reboot e spiegato perché non avrà un sequel.
Sicuramente influisce il rifiuto da parte del fandom dei film originali, contrari a vedere un tale ribaltamento di ruoli da sconvolgere l’intera storia, tuttavia Aykroyd ritiene che la colpa maggiore sia del regista Paul Feig. “Mi sono arrabbiato con lui perché ha messo troppi soldi in ballo. Le cose sarebbero andate diversamente se il film fosse costato meno. Feig non ha ascoltato i consigli sul budget e alla fine è stata una rovina”.
Che sia stata la colpa di Feig o meno, non c’è dubbio che il budget sia stato estremo. Il costo totale è stato di 144 milioni di dollari, per un incasso domestico (quindi americano) di 128 milioni più quello d’oltreoceano di 100 milioni. In ogni caso Aykroyd ha elogiato il film, soprattutto le interpreti, che ha definito grandissime. Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon e Leslie Jones si sarebbero meritate di fare un altro film.
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