Intervistata dal Corriere della Sera, Daniela Zuccoli ha parlato così del marito Mike Bongiorno, che il prossimo 26 maggio avrebbe compiuto 100 anni.

Amava intrattenersi con le persone anche mentre conduceva «Lascia o raddoppia», «Rischiatutto», «La ruota della Fortuna», «Flash».

«Al di là dei quiz, lui ha davvero unificato il Paese che stava nascendo, come pure la lingua. Per questo gli vogliono dedicare la mostra a Palazzo Reale a Milano: perché gli viene riconosciuto un ruolo nell’aver aiutato l’Italia. Verrà inaugurata il 16 settembre. Mike ha lavorato 29 anni in Rai e 29 in Mediaset. Entrambe sponsorizzeranno la mostra».

Il vostro amore è cominciato che lei Daniela aveva 20 anni, lui Mike 46.

«Ne avevo 20 sì, e quando lui è morto avevo 59 anni. Sono stata quasi 40 anni con lui. Ero proprio una ragazzina all’inizio, poi sono diventata una donna che lui rispettava e stimava. E gli ultimi tempi mi diceva: “Sei il bastone della mia vecchiaia”».

Come sono passati questi 15 anni senza lui?

«Non voglio fare la patetica, ma mi manca sempre. Eventuali corteggiatori, flirt… sì, ma nessuno riesce a essere lui, nessuno ha il suo carisma. Lui era metodico, sembrava noioso, in realtà con lui ogni giorno c’era una novità. Non ci si annoiava mai. In giro invece ci sono tanti uomini noiosi… ».

Litigate?

«Certo ce ne sono state, in un lungo matrimonio come il nostro. I primi tempi lui sciava tantissimo e io restavo sola coi bambini. Poi discutevamo sui figli: io mamma italiana, pensavo fosse giusto aiutarli, sostenerli; lui era molto rigido su questo, pensava se la dovessero cavare da soli. Era un vero americano, per lui il merito è sacro».

I momenti duri nel matrimonio?

«Sì certo. La differenza d’età all’inizio ha pesato, lui non c’era mai. Ci siamo un po’ allontanati. Succede che si sbagli, ma io non avrei mai potuto vivere senza di lui».

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