Nel corso di un’intervista a Il Messaggero, il maestro del brivido Dario Argento commenta la scena degli uccelli trovati morti in strada a Roma dopo i botti di Capodanno:
“Un effetto bruttissimo. Gli storni disturbano noi romani perché riempiono le strade di guano, tant’ è che per ripararsi molti di noi ormai devono aprire l’ombrello. Ma sono esseri viventi e meritano rispetto. Dispiace sapere che ad ucciderli siano stati i botti che peraltro l’altra notte erano vietati”.
Secondo Dario Argento, quanto accaduto non può essere considerato come un brutto presagio:
“Non credo proprio. Il Covid non è un’espressione dell’apocalisse ma un maledetto virus che sta decimando la popolazione mondiale. Non nasconde nessun significato misterioso, religioso o esoterico. Io mi domanderei piuttosto come mai gli storni siano rimasti uccisi solo quest’ anno in cui non c’era gente in giro e perciò si sono sparati meno botti che nel passato”.
Il regista spiega il perché gli uccelli facciano paura, ricordando anche il celebre film di Alfred Hitchcock “Gli uccelli”:
“Perché volano e hanno le piume: rispetto agli altri animali, specialmente i mammiferi, sono degli alieni. ‘Gli uccelli’ è uno dei migliori film di Hitchcock e mette paura in crescendo: prima t’imbatti negli uccellini, poi nei corvi, quindi nei gabbiani e alla fine arriva la nuvola nera di volatili”.
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