Dario Ballantini è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:

Valentino fu l’inizio di tutto, la svolta della sua carriera.

«Mi mandarono all’arrembaggio per strada e cambiò il modo di fare tv. Nessuno aveva mai fatto imitazioni in mezzo alla gente facendo finta di essere il vero personaggio che agisce. Antonio mi disse: vuoi vedere che tutto il repertorio dei tuoi personaggi funziona se lo fai in strada? Non come qui in studio che non funziona nulla».

Il momento più basso della sua carriera?

«Poco prima di avere il successo con Valentino me la passavo male. Una volta avevo dovuto truccare dei finti albanesi per Striscia e si era profilata l’idea di farmi fare il truccatore perché i miei personaggi non sfondavano. In quel momento pensai: ahia, si mette male».

Morandi?

«È stato spiritoso. Come Gino Paoli e Vasco Rossi. Morandi è quello a cui sono più vicino fisicamente, da bambino ero uguale a lui, infatti ci ho messo tanto a imitarlo perché sapevo che mi veniva facile. Mi colpiva che tutti lo imitassero come cantante, mentre io ho scelto di farlo motivatore: dai che ce la fai».

fonte CORRIERE