In una recente intervista su Il Messaggero ha ricordato Alberto Sordi in occasione dei 20 anni dalla sua scomparsa:
GENEROSISSIMO
La sua presunta avarizia era una leggenda metropolitana, posso assicurare che era un uomo generosissimo, sempre pronto a fare beneficenza ma lontano dai riflettori. Con Sordi ho anche avuto il piacere e l’onore di recitare. Insieme abbiamo girato due film: nel 1979 Il Malato immaginario diretto da Tonino Cervi, nel 1991 Vacanze di Natale ’91 di Enrico Oldoini. Durante le riprese del primo film mi impedì di parlare in romanesco perché sul set solo lui, spiegava, aveva il diritto di farlo. In compenso, mi diede un suggerimento geniale: pronunciare tutte le mie battute in forma interrogativa in modo da ottenere un effetto comico assicurato. E ogni volta che sbagliavo, minacciava di farmi doppiare da Giulio Panicali, la ”voce” italiana delle star americane.
LA RIVINCITA
Qualche anno dopo, ai tempi di Vacanze di Natale ’91, mi presi una piccola, affettuosa rivincita: stavamo registrando il trailer e Alberto, ormai ultrasettantenne, faticava a sincronizzare le battute così fui io a minacciarlo di chiamare Panicali… ci siamo fatti un sacco di risate. Sordi è rimasto scapolo tutta la vita, ma di donne ne avute tante, anche bellissime. Alcune le ha portate a casa nostra, le ricordo benissimo. Ma alla prima pretesa di matrimonio le mollava senza troppi complimenti. Spiegava, con una battuta diventata proverbiale, che non avrebbe voluto svegliarsi la mattina «con un fagottone nel letto». In realtà lui era sposato con il suo lavoro e non aveva nessuna intenzione di ”tradirlo” con una moglie.
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FONTE IL MESSAGGERO
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