Diamante Pedersoli, la figlia di Bud Spencer, ospite a “Oggi è un altro giorno”, ha ripercorso la vita e la carriera di suo padre. Una vita incredibile quella dell’attore che in tarda età si era iscritto anche all’università:
“In tarda età aveva iniziato a fare l’Università di Psicologia insieme a mia sorella. Aveva una memoria mostruosa, riusciva a leggersi un libro intero in una notte e di essere pronto la mattina dopo. Lui ha sempre sostenuto che il successo veniva dal suo pubblico, mentre lo sport era qualcosa che aveva conquistato lui personalmente e che non gli avrebbe mai tolto nessuno.”
Immancabile una battuta su Terence Hill, inseparabile compagno di lavoro di Bud:
“Ci siamo rivisti recentemente. Erano molto diversi, ma c’era un’attrazione particolare: sono rimasti vicini sempre, pur essendo così diversi sia sul set che nella vita.”
Diamante ha rivelato le difficoltà da adolescente a convivere con il successo del padre ma anche la bellezza di alcuni suoi insegnamenti:
“Fino ai 14 anni è stato un incubo, mi dava fastidio, ero gelosissima. Non gliel’ho mai detto, ma mi dava fastidio uscire con lui. La cosa che mi ha insegnato di più a me è un rispetto per il prossimo. Io non ho mai visto mio padre rispondere male a nessuno, nemmeno a mia madre. Anche in caso di litigi, c’è sempre stato grande rispetto verso l’altro e questo non si riscontra molto. Quando è morto è stato un momento molto emozionante. Per un caso, eravamo tutti lì: non so se lo ha fatto apposta, ma eravamo tutti lì. L’ultima parola l’ha detta a Giuseppe e gli ha detto “grazie”.”
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