Dal 25 ottobre arriva nelle sale italiane Disobedience diretto dal regista cileno Sebastian Lelio con protagonisti Rachel Weisz, Rachel McAdams e Alessandro Nivola.
La Weisz, che del film è anche co-produttrice, interpreta Ronit, ragazza inglese espatriata negli Stati Uniti per lavorare, ma che torna nella capitale inglese per i funer
ali di suo padre, rabbino capo della comunità ebraico ortodossa di Londra. Qui ritrova Dovid, studioso della Torah, ed Esti (Rachel McAdams), con la quale aveva avuto una storia passionale da giovane. Ronit scopre che i due ora si sono sposati, ma il suo ritorno farà riaccendere l’attrazione tra lei ed Esti, in un contesto estremamente rigido come quello della comunità ebraica. Ronit finisce per divenire, pur senza volerlo, la scintilla che provoca il divampare delle fiamme.
Disobedience è un appassionante indagine sulla femminilità, sulla libertà del proprio essere, degli istinti naturali e sulla rottura dei pregiudizi. Come suggerisce il titolo, le due protagoniste, Ronit e Esti, portano avanti una disobbedienza più traducibile con libertà personale e autorealizzazione, andando contro i preconcetti di una comunità chiusa, regolata da principi religiosi e, indubbiamente, asfissiante. Lo sa bene la dolce Esti, più fragile della sua controparte, che trova in Dovid un appiglio sicuro e rassicurante. Più coraggiosa, invece, Ronit, una donna diventata consapevole di se stessa, capace di ribellarsi e andar via, dopo aver sofferto non poco il duro e complicato rapporto con il padre, arrivato a dimenticarla.
Con una regia delicata e sensibile, Lelio ci fa immergere appieno nella storia, aiutato da un cast ottimo, perfettamente in grado di descrivere le emozioni e i sentimenti dei propri personaggi. Notevole anche la fotografia, molto fredda e invernale, specchio dei tetri ambienti in cui è ambientata la storia.
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