“Ora sto bene, ho passato un momento non bellissimo, si sono accumulate un po’ di cose e qualche settimana, fa sul palco, ho avuto un malore”.
Queste le parole di Dodi Battaglia, ospite sabato 22 ottobre a Verissimo, parlando del malore che lo scorso 4 ottobre, durante un concerto a Bologna, lo ha costretto ad abbandonare il palco.
“Giorni prima avevo letto dei commenti che mi hanno fatto molto male, in seguito ad una serata organizzata in ricordo dell’amico Stefano D’Orazio (che mi manca tanto), a cui non ho potuto partecipare. Non ci ho dormito per tante notti e durante il concerto a Bologna, complici dei medicinali che stavo prendendo, ho avuto un tracollo. Mentre suonavo, ad un certo punto mi sono crollate le gambe, mi sono spaventato, ma niente di grave. Ho fatto tutti gli esami – aggiunge – e va tutto benissimo, sono pronto per la prossima avventura”.
Dodi chiarisce anche le voci che sono circolate su possibili dissapori tra lui e gli altri ex componenti dei Pooh: “Hanno scritto delle cose brutte, come ad esempio ‘i Pooh si azzuffano’. Non lo abbiamo mai fatto in cinquant’anni, figurarsi ora che non lavoriamo più insieme. Tra noi non ci sono dissapori, i Pooh sono il mio cuore e la mia vita e per me potremmo riunirci anche adesso”.
A Silvia Toffanin, che gli chiede un ricordo su Franco Gatti, l’ex componente dei Ricchi e Poveri, scomparso pochi giorni fa, confida: “Non ho avuto modo di conoscerlo bene, ma penso che Franco, all’interno dei Ricchi e Poveri, abbia fatto da collante, come Stefano D’Orazio con noi. Magari in maniera sorniona, parlando poco, Franco riusciva ad appianare le discussioni, come faceva Stefano all’interno dei Pooh. Credo che le due persone si assomigliassero e abbiano fatto bene al gruppo a cui appartenevano”.
Infine, il mitico chitarrista dei Pooh torna a parlare della moglie Paola, scomparsa poco più di un anno fa, dopo una lunga malattia: “Da quando è mancata mi sto riscoprendo più forte di quello che immaginavo, anche perché non ci sono alternative: ho una figlia, Sofia, di 16 anni”.
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