Donatella Rettore è stata intervistata dal Corriere.it dove ha ripercorso la sua carriera e raccontato anche alcuni aneddoti legati al suo passato. Ecco un estratto:
Il testo di «Kobra» però fece arrabbiare più di uno.
«Una professoressa di Palermo presentò una specie di esposto dicendo che io traviavo i giovani. Mi arrabbiai , perché mi sentivo pura come una cascata d’acqua di roccia».
Il brano, uscito nel 1980, arrivò in vetta alle classifiche della Germania.
«Guardi che alla fine degli anni Settanta io ero in testa alle classifiche di mezza Europa tranne che in Italia. L’incontro con Elton John avvenne proprio ad Amburgo. Io ero cotta persa di lui, che suonava il pianoforte con Kiki Dee. Avevo una borsa piena di suoi vinili, mi avvicinai e gli mormorai un complimento. Lui mi gelò con lo sguardo, ma Kiki mi volle parlare. Qualche tempo dopo, lui musicò per me canzoni come Remember».
Ancora oggi ragazzi e ragazze intonano «Splendido splendente», canzone che ha 42 anni. Come mai secondo lei?
«Perché per me i testi dei brani sono sempre stati molto importanti. Hanno una profondità e una struttura linguistica che curo fin nei dettagli. Non tutti sanno che io leggo Shakespeare e Platone, anzi, Platone è la vera strada che ho sempre seguito. Per esempio mi ha insegnato a prendermi sempre le responsabilità delle mie azioni. Se io faccio un post su Facebook o Instagram me ne assumo la responsabilità e agisco di conseguenza».
Non come fanno altri, vuole dire?
«Non come quelli che prima mettono sui social un pezzo di canzone destinata a Sanremo e poi “oh, ho sbagliato, scusatemi, sono uno sbadato” e cose così. Ma dai. E allora, con affetto, dico: Morandi, ti devi ritirare!».
FONTE CORRIERE
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