era l’anno in cui la PlayStation sbarcava in Europa, cessavano le guerre jugoslave e Forrest Gump vinceva l’Oscar come miglior film. il 2 ottobre 1995 e usciva “(What’s the Story) Morning Glory?“, secondo album dei cattivi ragazzi di Manchester, i fratelli Noel e Liam Gallagher.
Una band che si era già messa in testa di rivoluzionare il panorama musicale dell’epoca proponendo sin dall’anno precedente un nuovo genere che diventerà noto con il nome di brit pop, un fortunato mix tra melodie pop e sonorità rock.
Scritta da Noel Gallagher e pubblicata il 19 febbraio del 1996, arriva come singolo “Don’t Look Back in Anger“: senza alcun dubbio una delle canzoni più amate degli Oasis. Quarto singolo estratto dal bellissimo album, la canzone (che ha la voce solista di Noel o non di Liam) diventa disco di platino, e del pezzo – di cui lo stesso autore fu subito entusiasta – Noel Gallagher disse: “Mi ricorda un incrocio tra “All the Young Dudes” (singolo di David Bowie) e qualcosa che i Beatles avrebbero potuto fare“.
l verso “revolution from my bed” fa probabilmente riferimento ai leggendari bed-ins pacifisti di Lennon del 1969. Inoltre la parte di piano nell’intro della canzone ricorda fortemente la canzone Imagine dello stesso Lennon. Il titolo del brano, invece, è forse ispirato alla canzone Look Back in Angerdi David Bowie, dell’album Lodger, o all’omonima opera teatrale di John Osborne, dalla quale Bowie prese, a sua volta, ispirazione per il suo pezzo. La strofa “stand up beside the fireplace and take that look from off your face (stai in piedi davanti al camino e non fare quella brutta faccia)“, si riferisce a un episodio dell’infanzia dei fratelli Gallagher: con questa frase vennero infatti rimproverati una volta dalla madre mentre stavano cercando di fare una foto di famiglia. Noel ha anche ammesso di aver composto il brano dopo esser uscito da uno strip club e sotto effetto di sostanze stupefacenti e, quindi, di non sapere il significato della canzone.
Nell’ottobre 2006, in un sondaggio tra i lettori di Q Magazine, è stata indicata come la 20ª canzone più bella di tutti i tempi. Nel febbraio 2012 è stata decretata “ritornello più esplosivo di tutti i tempi” dalla rivista NME.
Paul McCartney stesso disse su Don’t Look Back in Anger: “Ci troviamo davanti ad una delle melodie più belle di tutti i tempi.” Quanto ha ragione.
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