Sinossi
John Callahan (Joaquin Phoenix) è un uomo che ama la vita, dotato di uno humour spesso fuori luogo e con un grave problema di alcolismo. Dopo che rimane vittima di un tragico incidente stradale causato da una sbornia notturna, l’ultima cosa che John vuole fare è smettere di bere. Eppure, sebbene controvoglia, accetta di entrare in terapia, incoraggiato dalla sua ragazza (Rooney Mara) e da un carismatico sponsor1 (Jonah Hill). In questo contesto, Callahan scopre di avere un grande talento nel disegnare vignette satiriche e irriverenti. Ben presto i suoi lavori vengono pubblicati su un quotidiano, procurandogli un vasto numero di ammiratori in tutto il mondo e regalandogli nuove prospettive di vita. Tratto da una storia vera, questo emozionante, acuto e spesso divertente dramma sul potere curativo dell’arte è tratto dall’autobiografia di Callahan e diretto dal regista due volte candidato agli Oscar®, Gus Van Sant. Altri interpreti del film sono Jack Black, Carrie Brownstein, Beth Ditto e Kim Gordon.
Recensione
Il film pone le basi partendo da un alto livello di drammaticità. Tutta la pellicola è incentrata sulla storia di un uomo completamente finito e alcolizzato che trova la forza di riemergere dalle avversità della vita grazie all’aiuto della forza di volontà e dell’amore.
Il viaggio di Callahan dalla disperazione più profonda al successo come fumettista satirico segue le classiche tappe, sedute di fisioterapia e riunioni degli alcolisti anonimi comprese, ma Joaquin Phoenix e il regista Gus Van Sant vanno oltre grazie all’umorismo noir che delinea il film. Quello di Phoenix è uno di quei ruoli che si apprestano almeno a ricevere una nomination negli Oscar. Callahan, il vero protagonista del film morto a 59 anni nel 2010, era un alcolista sin da quando era adolescente, e all’epoca dell’incidente aveva solo 21 anni. Alla guida c’era il suo compagno di sventure conosciuto da poco (Jack Black), e insieme sono andati sbattere contro un lampione. L’amico ne uscirà senza un graffio, e per riuscire ad accettarlo a Callahan dovrà sottoporsi ad anni di psicanalisi.
Tutto il film non è altro che un viaggio introspettivo verso la ricerca del senso della vita, anche quando finisci nel basso puoi riemergere, il tutto condito da una grande tristezza che in ogni scena compare. Diciamo che il culmine si va a trovare quando arriva il momento della redenzione dove ognuno scoprirà le sue carte. Un Phoenix da Oscar
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