Il film
Dragonheart è arrivato nelle nostre sale cinematografiche nel 1996, sotto la direzione di Rob Cohen e con protagonisti nel cast Dennis Quaid, David Thewlis, Sean Connery (voce), Pete Postlethwaite, Dina Meyer, Jason Isaacs, Julie Christie, Brian Thompson, John Gielguld (voce). I critici hanno elogiato la premessa, gli effetti visivi e lo sviluppo dei personaggi, ma hanno considerato la sceneggiatura confusa e banale.
La trama
Britannia, X secolo: appena succeduto al tirannico padre, il giovane principe Einon (David Thewlis) viene ferito mortalmente: soccorso dal fido maestro Bowen (Dennis Quaid), che l’ha cresciuto educandolo ai valori dei Cavalieri di Re Artù, il ragazzo viene salvato da un drago (voce di Sean Connery), che gli dona metà del suo cuore, legando indissolubilmente il proprio destino al suo, facendogli promettere che non seguirà le orme paterne.
Il potere tuttavia corrompe, l’arroganza è dietro l’angolo e così il ‘buon principe’ non tarda a mostrarsi peggiore del padre… Dopo aver tentato senza successo di riportare l’ex allievo a più miti consigli, Bowen si convince che la causa di tutto sia proprio il drago e il ‘dono’ da lui fatto al giovane; dopo una lunga ricerca (nel corso della quale Bowen si specializzerà nel ruolo di ‘ammazzadraghi’) i due si scontrano, stringendo poi un’amicizia che attraverso alterne vicende li porterà ad appoggiare la rivolta contro il tiranno, fino allo scontro finale.
Il doppiaggio
Gli anni ’90 sono anni in cui il doppiaggio ha ancora un ruolo portante per il valore finale del film. Non che ora non ne abbia, ma le cose sono cambiate e la fama dei doppiatori è significativa più per film d’animazione.
Per doppiare Draco, l’ultimo drago rimasto, il regista Rob Cohen voleva una voce immediatamente riconoscibile, un attore che gli desse personalità. Quell’attore fu Sean Connery, il quale prestò non solo la voce ma anche le “emozioni”. Gli animatori infatti fecero uno studio su vari primi piani scattati a Connery che usarono per le espressioni facciali del drago.
Una scelta importantissima dunque che ha dato molto lustro al film a livello internazionale. E noi Italiani seguimmo l’importanza della scelta: Gigi Proietti per doppiare Sean Connery, che doppia Draco. Gigi a quel tempo, divenuto vera e propria star del microfono con il tour de force di Aladdin (1992) dopo decenni di performance assai meno ricordate di quanto non meriterebbero, sfrutta l’occasione di bissare gli oneri/onori di quel momento, dimostrando ancora una volta di potersi misurare alla pari con le star hollywoodiane di più alto profilo nei loro ruoli showcase e di poterne consegnare al pubblico italiano tutta la magia, l’istrionismo, il calore.
Sean Connery e Gigi Proietti, scomparsi quasi assieme lo scorso 31 ottobre e 2 novembre sono stati tanto universalmente amati da rendere questo tremendo uno-due un K.O. emotivo per milioni di Italiani.
Per questo il film fantasy unisce i due attori. Due voci, un personaggio. E questo finale ora acquisisce ancora più significato:
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