Il cantante Drupi, in collegamento con la trasmissione Oggi è un altro giorno, si racconta. A proposito della scelta del nome d’arte, rivela:
“Me l’hanno appiccicato addosso da bambino, all’oratorio… Drupi era un folletto, un rompip***e già allora… Il mio destino era segnato”.
E poi continua, parlando di Mia Martini e rivelando di provare rabbia per l’ipocrisia di chi prima l’ha criticata e invece adesso ne parla bene:
“Questo mi fa imbufalire… Prima l’hanno praticamente rovinata e adesso che non c’è più sono diventati tutti amici, tutti che la rispettano. Io a lei devo tutto. Per fortuna quel giorno fatidico del ’73 decise di non fare il Festival di Sanremo e quella canzone che avevo preparato per lei rimase a me… Quella canzone è ‘Vado via’, ed è stato un mio successo. Lei è una delle due donne più importanti della mia vita”.
Parlando della sua carriera tra la musica e il mestiere di idraulico, Drupi racconta un aneddoto su Sanremo:
“Essendo stato eliminato alla prima serata, le case discografiche non mi pagarono nemmeno le due serate per rimanere a Sanremo a farmi un po’ di ossa e ad entrare nel mondo della musica. Mi mandarono a casa subito. E c’era un mio cliente a cui stavo facendo un lavoro, che avevo interrotto per fare Sanremo, mi fa: ‘Va bene, adesso ti hanno mandato a casa. Vieni qua a finire il lavoro’…”.
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