Tra i tanti ruoli di maggior successo di Arnold Schwarzenegger si annovera anche quello del Maggiore “Dutch” Schaefer, protagonista in Predator, il film del 1987 capostipite di quella che è diventata poi una quadrilogia. Nonostante il notevole successo che riuscì ad ottenere, l’attore austriaco rifiutò di ritornare nel sequel del 1990 Predator 2. La produzione dovette dunque eseguire dei cambiamenti, decidendo di reclutare un nuovo e diverso protagonista, interpretato poi da Danny Glover. Scopriamo perché Schwarzenegger disse no al sequel.
Lo script originale di Predator 2 includeva il personaggio di Alan “Dutch” Schaefer in un ruolo da protagonista, pronto a comandare una squadra per catturare il Predator nella città di Los Angeles. Purtroppo però Schwarzenegger non apprezzò diverse cose del progetto e del copione, tra cui l’idea di trasferire l’azione dalla giungla alla città e il fatto che il suo personaggio avesse un ruolo con un rilievo inferiore e più tendente ad essere un cattivo. Più in generale, Schwarzenegger non era un grande fan del regista Stephen Hopkins.
La parte originariamente scritta per Dutch finì per essere quella di un nuovo personaggio, Peter Keyes, interpretato da Gary Busey.
Un altro fattore determinante per il rifiuto di Schwarzenegger è stato lo stipendio. Come rivelato tanti anni dopo dal produttore di Predator 2 John Davis, Schwarzenegger si aspettava e pretendeva una cifra superiore di 250 mila dollari rispetto a quella propostagli. Con molta probabilità, se si fosse raggiunto un accordo monetario adeguato avremmo rivisto il Dutch di Schwarzenegger ancora una volta (o chissà, forse anche più).
In ogni caso, l’attore ha sempre espresso poco amore per i sequel di Predator che sono stati realizzati, dimostrando di non avere rimpianti per la sua scelta.
Fonte: Screenrant
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