Edoardo Costa è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera dopo l’inchiesta del 2008. Dopo il crollo, la rinascita. Edoardo Costa ha racconta la sua trasformazione nel libro «The Change» (Santelli Editore)

In Italia è stato al centro di una vicenda giudiziaria che ha portato alla sua condanna per appropriazione indebita. Il suo libro parte da qui. Perché?

«Perché è stato il punto di leva, ciò che può spostare i macigni. La vita ti mette davanti l’opportunità di andare in profondità, di vivere appieno. Ero preso dai piaceri illusori in una vita di eccessi, da rockstar. Ora sono cambiato».

Edoardo Costa: “Poche settimane fa ho rivisto Bruce Willis, è stato struggente percepire il vuoto dei suoi ricordi”

 

Modello e attore di «Un posto al sole», «Beautiful», «Vivere»,  «La notte prima degli esami» e tanti altri film. Come è finito al centro dell’inchiesta?

«L’inchiesta è nata dall’attacco mediatico di “Striscia” ed è seguito un iter giudiziario lunghissimo. Con la mia associazione Ciak avevo fatto cose straordinarie: ho costruito un asilo in Senegal, aiutato le onlus in Afghanistan, Kenya, Brasile, India. Mi sono fatto aiutare da persone esterne per realizzare libri fotografici e calendari, pagandole in nero. Mancavano le ricevute di 180 mila euro versati a loro in cinque anni. I reati fiscali sono caduti in prescrizione. I miei legali hanno rintracciato chi ha ricevuto i pagamenti in nero e ci sarà una revisione del processo. Ma, allora, avevo perso tutto: la mia scuola, due agenzie, due case di produzione, la mia onlus, i miei libri sono andati al macero».

L’attore ha anche rivelato come si è evoluta la sua carriera:

«Lavoro sempre tantissimo per il cinema: ho girato  “The island” con Michael Jai White, dove interpreto il cattivo,  sono il coprotagonista insieme a Elizabeth Hurley della commedia “Christmas  in the Caribbean”. E faccio il life coach attraverso la piattaforma The-change.it, aiuto le persone a stare meglio con live sui social, workshop, meditazione. Sapere di dare conforto mi dà i brividi di gioia, un senso di realizzazione che non ho mai provato prima».

fonte CORRIERE