Il 6 dicembre 1990 si tiene a Los Angeles la première di “Edward mani di forbice”, pellicola diretta da Tim Burton con Johnny Depp. L’attore interpreta Edward, un ragazzo artificiale che ha delle forbici al posto delle mani: lo scienziato (Vincent Price) che l’ha creato, è morto prima di finire di costruire il suo corpo lasciando Edward solo in un castello spettrale.
Il film è una favola dark con un Johnny Depp in stato di grazia. La pellicola, di grande impatto visivo, evoca emozioni forti, grazie anche a una colonna sonora fantastica, e racconta quanto l’odio verso il diverso possa creare l’accanimento di un’intera comunità. Molte le scene memorabili, su tutte quella finale in cui si vede Edward a decenni di distanza dagli eventi raccontati, uguale nell’aspetto e impegnato come ogni Natale a scolpire una statua di ghiaccio che ricorda l’amata Kim. La pellicola incassò molto al botteghino e segnò l’inizio della collaborazione tra il regista e l’attore che proseguirà nel corso nel tempo. Costata 20 milioni di dollari, ne incassa 86 e diventa cult. A 30 anni dal lancio, ecco 3 cose importanti che forse non sapete.
La malattia di Vincent Price
Il personaggio dell’inventore-scienziato interpretato da Vincent Price doveva avere più spazio, ma l’anziano attore era già malato a causa del morbo di Parkinson e quindi le sue scene furono notevolmente ridotte. La parte dello scienziato era stata scritta appositamente per l’attore verso il quale Tim Burton aveva una grande venerazione dedicandogli nel 1982 il corto “Vincent”. L’attore è morto nel 1993 a 82 anni e “Edward mani di forbice” è stato il suo ultimo film. In molti si chiedono ancora, con varie teorie, dove sia il corpo del costruttore nel castello.
Il cameo di Nick Carter dei Backstreet Boys
Il ragazzino biondo che all’inizio del film corre nel vicinato quando Edward arriva nel quartiere è Nick Carter, futura stella dei “Backstreet Boys”. Anche se il suo nome non appare nei titoli di coda, il musicista l’ ha confermato in diverse interviste.
Il pianto di Johnny Depp
Johnny Depp ha dichiarato di aver “pianto come un bambino” quando ha letto la sceneggiatura per la prima volta. In un’intervista degli anni 90 ha raccontato proprio di come si è sentito quando ha letto la storia prima di interpretarla.
“Appena ho letto la storia mi sono messo a piangere come un bambino, era la storia più bella che avevo letto”
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