Rintracciata da “Il Corriere della Sera”, in occasione della giornata internazionale dei nonni e degli anziani, Eleonora Giorgi aggiorna sulle sue condizioni di salute, successivamente all’intervento subito per asportare il tumore che l’aveva colpita:

“Ho chiesto di non avere nessuna pietà e mi hanno risposto che non hanno la sfera di cristallo: potrei vivere sei mesi dopo l’operazione o magari cinque anni o addirittura di più. L’intervento che ho fatto alla fine di marzo è andato bene, anche se il cancro non è sconfitto. Però era nella coda del pancreas, fosse stato alla testa sarebbe stato più grave, perché avrebbe intaccato organi come i reni e il fegato. Sto continuando a fare la chemioterapia e a fine agosto farò la visita di controllo”

Il pensiero va, quindi, al nipotino Gabriele di due anni 2 anni, nato dal figlio Paolo Ciavarro e la neo moglie Clizia Incorvaia:

“Ho pensato che avrei voluto essere una nonna ponte con quel passato che abbiamo buttato via con l’acqua sporca e il bambino dentro. Mi immaginavo di guidarlo in un’infanzia con meno oggetti. Appena lo vedo, mi butto per terra per giocare con lui. Mi somiglia fisicamente, ma anche nell’indole: è incredibilmente attento, prima di usare le cose vuole capire il meccanismo”.

E infine un piccolo rammarico:

“Devo stare attenta a qualsiasi cosa. Ciò che più mi manca è di non poterlo prendere in braccio, ma ho una cicatrice sulla pancia e un dispositivo nel braccio. Questa lontananza fisica mi fa soffrire. L’ho sempre cullato con le canzoni di Ornella Vanoni per farlo addormentare, è lui a chiedermi Senza fine“.