Molto spesso nei nostri articoli ci capita di ‘riesumare’ e parlare di vecchie glorie del passato: attori e attrici che hanno vissuto un exploit negli anni 70, 80 e 90 ma che, chi per un motivo, chi per un altro, non sono riusciti a cavalcare l’onda del successo, finendo per perdersi e scomparire dalle scene.

Ebbene, stavolta cambiamo senso di marcia e andiamo a parlare di un’attrice che invece ha saputo portare avanti una carriera esplosa grazie a dei film di culto degli anni Ottanta ed essere protagonista ancora oggi di grandi produzioni. Ci riferiamo a Elisabeth Shue, volto che chi segue questa pagina non può non ricordare in titoli come Karate Kid, Ritorno al Futuro, Cocktail e Via da Las Vegas per citare i migliori. Andiamo a scoprire com’è proseguita negli anni la carriera della Shue e com’è diventata oggi la bella ragazza bionda che ha fatto perdere la testa a tanti giovani, più di trent’anni fa.

L’esordio con Karate Kid

Nata nello stato del Delaware ne 1963, Elisabeth Shue comincia la propria carriera apparendo in alcuni spot pubblicitari. Il debutto cinematografico avviene all’età di 21 anni, nel 1984, con la partecipazione al primo film della saga di Karate Kid, in cui interpreta Ali Mills, la fidanzata di Daniel LaRusso (Ralph Macchio). Nonostante il ruolo non proprio di secondo piano, Elisabeth Shue non comparirà nel secondo capitolo (e in nessun altro sequel della saga, mentre ha fatto il suo ritorno nella terza stagione della serie Cobra Kai). Il motivo non è ancora chiaro, anche se online si legge che risiederebbe nella decisone della stessa Shue di riprendere i suoi studi universitari interrotti temporaneamente per girare il primo film. Ecco quindi che il personaggio di Ali viene liquidato con una frase all’inizio di Karate Kid II. Peccato però, perché l’alchimia mostrata con Macchio non era niente male.

La ragazza della porta accanto

Nel 1986 recita accanto a Terence Stamp in un piccolo film horror inglese, Link. Nel 1987 è la protagonista di Tutto quella notte (Adventures in Babysitting), film di debutto del regista Chris Columbus. L’anno successivo, nel 1988, ruba il cuore di un giovanissimo e bellissimo Tom Cruise in Cocktail, pellicola giudicata scarsamente dalla critica che però ottiene un grande successo di pubblico (qua per leggere il nostro approfondimento). Anche in questo film la Shue, come già in Karate Kid e poi in Ritorno al Futuro, interpreta la bella e bionda fidanzata del protagonista, diventando praticamente l’attrice simbolo delle commedie romantiche nonché la ragazza della porta accanto. Nell’agosto del 1988, Elisabeth perde suo fratello maggiore, William, morto in un incidente durante una vacanza con la famiglia.

Nel 1989, lo abbiamo già anticipato, entra a far parte del cast di Ritorno al Futuro nei panni di Jennifer Parker, la ragazza di Marty McFly / Michael J.Fox subentrando nel secondo capitolo alla precedente interprete, Claudia Wells. Quest’ultima declinò la partecipazione al sequel dopo che alla madre venne diagnosticato un tumore.

Nel 1990 la Shue debutta a Broadway nello spettacolo Some American Abroad mentre l’anno successivo torna sul grande schermo, apparendo nelle commedie Bella, bionda… e dice sempre sì con Kim Basinger e Alec Baldwin, e Bolle di sapone con Sally Field, Robert Downey Jr., Kevin Kline e Whoopi Goldberg.
Tra il 1992 e il 1994 ricopre numerosi ruoli secondari sia al cinema che in televisione. Tra questi la commedia Un pezzo da venti che la fa riunire a Christopher Lloyd e la commedia romantica 4 fantasmi per un sogno dove ritrova Robert Downey Jr.

Il salto di qualità

Nel 1995 arriva la sua performance attoriale più apprezzata a livello di critica, ovvero quella in Via da Las Vegas accanto al premio Oscar Nicolas Cage. Qua la Shue si allontana parecchio dal suo status di ‘ragazza della porta accanto’ interpretando il ruolo di una prostituta disperata. Per la sua interpretazione viene nominata come Miglior Attrice Protagonista ai premi Oscar, Golden Globe, BAFTA e SAG e vince un Independent Spirit Award e il Los Angeles Film Critics Association Award.

In seguito a tutti questi riconoscimenti, soprattutto la nomination agli Oscar, la carriera della Shue fa una grande impennata. Nel 1996 recita in Effetto blackout e in Harry a pezzi di Woody Allen mette in mostra le sue capacità comiche accanto ad un casti di grandi nomi, quali Billy Crystal, Demi Moore, Robin Williams e Stanley Tucci. Nel 1997 si butta sul genere action e recita accanto a Val Kilmer nel film di spionaggio Il Santo.
A fine anni Novanta la vediamo nei panni della femme fatale nel thriller Palmetto (1998) insieme a Woody Harrelson; poi in La Cugina Bette (1998) con Jessica Lange nel 2000 nel blockbuster L’uomo senza ombra di Paul Verhoeven con Kevin Bacon.

 

Gli anni Duemila

Negli anni Duemila continua a recitare in numerosi film, tra cui citiamo il thriller con Robert De Niro Nascosto nel buio, Il mio sogno più grande (2007) diretto da suo marito Davis Guggenheim e in cui recita anche suo fratello Andrew Shue, poi Piranha 3D (2010), Il Matrimonio che vorrei (2012), House at the End of the Street (2012), La battaglia dei sessi (2017), Il giustiziere della notte – Death Wish (2018) e Greyhound – Il nemico invisibile (2020).

Nonostante la sua carriera si basi prevalentemente sul cinema, Elisabeth Shue ha avuto alcuni grandi ruoli anche in serie TV. Dal 2012 al 2015 ha fatto parte del cast principale di CSI – Scena del crimine, esordendo nel quattordicesimo episodio della dodicesima stagione con il ruolo di Julie “Finn” Finlay, personaggio che viene fatto morire dopo un lungo coma. Nel 2019, invece, è stata tra le protagoniste della serie televisiva The Boys, prodotta da Amazon Studios, con il ruolo della spietata Madelyn Stillwell, capo della Vought.

Oltre alla carriera, Elisabeth riesce a costruirsi una felice famiglia; nel 1994 sposa il regista e produttore Davis Guggenheim, con cui ha avuto tre figli: Miles William (1997), Stella Street (2001) e Agnes Charles Guggenheim (2006).