Enrico Vanzina ha dedicato la prima edizione del Conero Film Festival agli anni Ottanta. Un decennio che l’ha visto protagonista insieme a suo fratello Carlo nel raccontare una faccia dell’Italia che stava cambiando, come ci ha spiegato nella nostra intervista nella quale fa un bellissimo affresco sociale, culturale e politico dell’epoca:
Gli anni ’80 hanno vissuto un pregiudizio ideologico molto forte. I media sono stati un po’ restii a parlarne, ma se pensiamo che i giovani di oggi hanno una passione così grande per quegli anni senza averli vissuti, vuol dire che evidentemente dentro questi anni c’è qualcosa di speciale. E’ un decennio che arriva dopo un periodo difficile, il terrorismo, ci fu un rilancio della speranza, dell’essere felici, della voglia di lavorare e di trovare lavoro. L’Italia diventa centrale nel mondo con il made in Italy, la moda italiana esplode. Sono anni importanti anche dal punto di vista politico, musicale, letterario e cinematografico. Il cinema italiano ha fatto la sua parte, in quegli anni nasce tutta una nuova generazione di attori e registi tra i quali ci siamo anche io e mio fratello. C’è un cinema d’autore molto importante, si pensi al Nuovo Cinema Paradiso e cCera una volta in America. C’è un fermento sociologico molto interessante. Sono anche anni complicati anni in cui nasce l’AIDS e tragedie epocali. Furono un decennio straordinario anche un po’ sottovalutato, ma adesso stanno riemergendo.
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