Enzo
Da amanti della commedia Italiana anni 70 e 80 non possiamo non conoscere il grande Enzo Cannavale: Film polizieschi con Merola, Bud Spencer e Tomas Milian, poi le sexy commedie di serie B e infine grandi interpretazioni con Troisi (“Le vie del Signore sono finite”), De Crescenzo (“32 dicembre”, Nastro d’Argento al migliore attore non protagonista) e Philippe Noiret (“Nuovo cinema Paradiso”, Oscar per il miglior film straniero nel 1989). Tutto è iniziato a teatro con Eduardo De Filippo. Nel 1988 gli venne assegnato il Nastro d’argento al migliore attore non protagonista per l’interpretazione in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo; sempre nello stesso anno recitò in Nuovo Cinema Paradiso, il film di Giuseppe Tornatore vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 1989 e dell’Oscar per il miglior film straniero. Ottenne una candidatura ai David di Donatello 1991 come miglior attore non protagonista per il film La casa del sorriso.
L’ultima intervista
Enzo Cannavale morì a Napoli il 18 marzo 2011 per attacco cardiaco. Al termine dei funerali che ebbero luogo presso la chiesa di San Ferdinando il 20 marzo, cui partecipò tanta gente (circa 5000) tra colleghi, politici e semplici cittadini, è stato sepolto presso il cimitero di Poggioreale. Grazie a napolipiu.com vi riportiamo i passaggi più interessanti dell’ultima bellissima intervista di Enzo, rilasciata Il 21 Febbraio del 2011:
” Gli amici non mi vengono più a trovare Perché nun ce stannò cchiu’! Sono morti. Ho nostalgia della compagnia, delle tournée. Sa, ho iniziato a recitare che ero ragazzino. Il cinema è più freddo del teatro, non hai rapporto con il pubblico. E anche un po’ più facile: se a teatro dici na’ strunzata non puoi correggere. Totò era un vero signore, si vedeva che era nobile. E grande comico. Mai visto girare due volte una scena: improvvisava e diceva “Buona la prima”. Certo, con lui c’erano delle regole fisse. Non si iniziava mai a lavorare prima delle 14, perché amava dormire fino a tardi. Alle 17, poi, fiiiiiit, fischiava e tutti si fermavano. E ci mandava a casa Mario Merola invece era divertente. Merola però nun si impegnàv, recitava a braccio. Miglior attore con cui ha lavorato? Bud Spencer, è un amico carissimo. Brava persona, legatissima alla famiglia. E ai valori. Le racconto questa Siamo in Sudafrica, a Johannesburg, per girare “Piedone l’africano”. Una sera andiamo a cena e portiamo con noi anche Baldwin Dakile, il bambino che nel film interpreta Bodo. Entriamo nel ristorante e restiamo senza parole: il bimbo non può entrare perché è di colore. Io e Bud ci guardiamo scandalizzati, di fronte a una scena di razzismo simile. E ce ne andiamo senza mangiare. “
Continua:
“Poi c’erano le pellicole di serie B in cui Tomas veniva doppiato. Milian era molto triste e serio in quel periodo, aveva trovato il padre ucciso. Le commedie sexy invece erano girate per far arricchire i produttori: costavano niente e incassavano moltissimo. Renzo Montagnani, amico e grande interprete, abbandonò il teatro per queste pellicole leggere perché aveva un figlio malato, ricoverato a Londra, e aveva bisogno di soldi per pagare le spese. Ci si divertiva molto, si improvvisava e ci facevamo scherzi di ogni tipo. Il mio complice preferito era Angelo Infante, il bersaglio preferito Bombolo. Di tutto. Una volta gli ho staccato tutte le lampadine dalla camera d’albergo e l’ho lasciato al buio. E lui non sapeva che fare: “Tze tze tze”. Bombolo era un caro compagno. Semplice. Umile. Non si è mai montato la testa. Mi manca. Edwige Fenech, meravigliosa. Ma anche brava».
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