Mentre il mondo ancora piange la morte di Alain Delon, i figli sussurrano la parola tabù: eredità. Dalle informazioni raccolte dal “Corriere della sera”, infatti, l’attore aveva ben chiaro il quadro complessivo e soprattutto i rapporti tesissimi tra i vari figli. I figli in questione sono tre: Anthony, avuto dall’attrice Nathalie Delon, Anouchka e Alain-Fabien, avuti dalla modella olandese Rosalie van Breeme. Delon già da anni aveva fatto testamento, assegnando la metà del suo patrimonio alla prediletta Anouchka e lasciando i due maschi a spartirsi il resto: “Tutto sarà risolto prima della mia morte, che piaccia o no. Se non lo facessi, si dilanierebbero, fra loro ci sarebbe una guerra, ne sono certo” aveva detto a Cannes nel 2019.

Immenso il patrimonio dell’attore. L’ammontare del tesoro è un segreto ben custodito, ma di certo conta parecchi zeri. Per farsi un’idea basti pensare che da circa quindici anni l’attore vendeva regolarmente all’asta le sue collezioni d’arte, automobili di lusso e vini pregiati. L’ultima grande vendita, l’estate scorsa a Parigi, aveva fruttato più di otto milioni di euro (tra le opere, un dipinto di Raoul Dufy, venduto per oltre un milione di euro): “Preferisco lasciare i soldi ai miei figli”, aveva detto il divo nel 2017, spiegando che odiava le vendite postume.

La stampa francese scrive che c’è proprio la sua infanzia sofferta dietro il conflittuale rapporto coi figli maschi. Vero o no, con Anthony e Alain-Fabien, Alain non è mai riuscito a costruire un rapporto sereno. E morendo ha lasciato dietro di se un clan in macerie. Di questa eredità dolorosa, l’epilogo è in un testamentosul quale è iniziata da mesi la battaglia – che assegna ad Anouchka la metà del patrimonio (case, opere d’arte, royalties sui film) e lascia i due maschi a spartirsi il resto.