Intervistato dal “Corriere della sera”, in collegamento da Cancun mentre si prepara così al tour mondiale di “Battito infinito”, Eros Ramazzotti, che oggi compie 59 anni, fa una riflessione sul tempo che passa e sull’attesa del primo nipotino:
“L’età è un pensiero che viene, ma mi sento Peter Pan, giovane dentro. Se fisico e testa reggono, l’importante è continuare a dare il massimo. Bisogna lasciare profumo nella vita, una scia di positività. Presto sarò nonno.. mia figlia Aurora è una donna cresciuta e con testa. L’amore che vedo tra lei e il suo compagno Goffredo Cerza è un esempio”.
Cosa regalerà al nipote, come primo regalo?
“Una gita in studio dove ci sono tutti gli strumenti e vedremo quale preferirà. Più in generale penso che meno regali si facciano più ci sia una spinta a migliorarsi. Ho l’istinto educare, non sarò solo il nonno che vizia”.
Il cantante, poi, racconta come tra i ricordi d’infanzia, spunti spesso quello della madre, scomparsa 20 anni fa:
“Sono passati 20 anni da quando se ne è andata. La risento e la rivedo spesso, una donna tutta di un pezzo. Lei non mi ha mai appoggiato in questa avventura musicale ma era anche giusto. Bilanciava la pazzia di papà che, quando mi sentiva suonare blues in cameretta, diceva già mi diceva “diventerai il cantante italiano più famoso al mondo”.
Non manca, infine, un consiglio a Totti:
“Gli ho fatto gli auguri. Si è separato chiunque nel mondo. La forza è non reagire, ma è brutto, soprattutto per i figli che poi devono sentire i commenti degli amichetti, essere trattati come macchiette sui giornali di gossip”.
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