Nuovissima ed entusiasmante squadra di supereroi del Marvel Cinematic Universe, gli Eternals, ideati negli anni ’70 da Jack Kirby e diretti dal premio Oscar Chloé Zhao, arriveranno al cinema dal 3 novembre.
TRAMA
Racconto epico che copre migliaia di anni, il film segue la storia degli Eterni, un gruppo di eroi sovrumani, creati attraverso una serie di esperimenti da esseri cosmici chiamati i Celestiali. Gli Eterni oltre ad avere vite eterne, hanno forza e poteri incredibili, capacità di volare, di manipolare la materia a livello molecolare, di utilizzare il teletrasporto e controllare le menti altrui. Il loro compito è quello di proteggere la Terra dai Devianti, avversari dei Celestiali che intendono distruggere ogni forma di vita. Per oltre 7000 mila anni gli Eterni hanno convissuto con l’umanità, aiutandola a progredire. Fino a quando un Deviante fa la sua comparsa a Londra, dove vivono Sprite (Lia McHugh) e Sersi (Gemma Chan).
RECENSIONE
Svolgendosi su due diverse linee temporali: il passato, che vede gli Eterni vivere in diverse epoche storiche e differenti civiltà, e il presente, in cui gli Eterni si sono da tempo allontanati gli uni dagli altri, Eternals è uno spettacolo imponente, un vero e proprio kolossal. Un’opera completamente differente dagli altri film del MCU, che mette in discussione tutto quello che abbiamo visto fino ad ora, grazie soprattutto alla sapiente regia di Chloé Zhao che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Patrick Burleigh, Ryan Firpo e Kaz Firpo.
La Zhao rompe deliberatamente dalla consolidata formula Marvel per raccontare una storia più ampia e matura. Non mancano naturalmente acrobazie, battute, combattimenti, colpi di scena e, per i più romantici, più di una storia d’amore: ma ciò che rende Eternals speciale è che, per una volta, il regista è preoccupato sinceramente tanto dei personaggi all’interno dello spettacolo, quanto dello spettacolo stesso.
Nel passaggio da un’epoca all’altra, la Zhao enfatizza i luoghi più di ogni altra cosa. Anche le scene d’azione sembrano svanire per passare in secondo piano, mentre ad essere centrale è il dubbio degli Eterni, il loro mettere in discussione il loro ruolo nei luoghi e nelle ere che sono chiamati a vivere. Si innamorano e si disamorano l’uno dell’altro e dell’umanità. Si incontrano e vengono respinti dal loro dio, Arishem il Celestiale.
Con una storia che sfreccia in giro per il mondo – Londra, South Dakota, Iraq, Australia – che torna indietro attraverso imperi come quello babilonese e azteco, e sfoggia una manciata di lingue – incluso il linguaggio dei segni, per introdurre il primo personaggio sordo del MCU, Makkari (Lauren Ridloff) – Eternals racconta una storia che riesce ad inglobare cosa siamo stati, cosa siamo e anche cosa ci ha cambiato. Un’opera piena di umanità nel senso più pieno della parola. Da guardare fino alla fine. Anche dopo i titoli di coda.
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