Uno dei cult degli anni 80 è Explorers, film di fantascienza del 1985, diretto da Joe Dante. Questo film segna l’esordio cinematografico di River Phoenix, il quale ha vinto il Young Artist Award come miglior giovane attore, e di Ethan Hawke. Il cult è incentrato su un trio di ragazzini che parte per lo spazio alla ricerca degli alieni, a bordo di una navicella “fatta in casa”.
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TRAMA
Ben, un ragazzino appassionato di fantascienza, sogna di continuo di volare su schemi di circuiti stampati. Incuriosito, prende nota dei circuiti che vede in sogno e un giorno li mostra al suo amico Wolfgang, un genio di computer ed elettronica. Wolfgang scopre che i circuiti visti in sogno da Ben si possono effettivamente costruire. Dopo alcuni rocamboleschi esperimenti, riescono a mettere a punto il circuito, apparentemente di natura aliena. Il circuito permette la creazione di una bolla di forza che contrasta la legge di gravità e l’inerzia e può essere controllata con il computer per viaggiare nello spazio. Ai due amici si unisce poi Darren, un ragazzino coraggioso che salva Ben dai bulli della scuola e a cui decidono di rivelare il loro segreto. I tre costruiscono allora, sfruttando i rottami di una giostra, una vera e propria astronave in grado di volare sfruttando la bolla.
LA COTTA DI ETHAN HAWKE PER AMANDA PETERSON
Amanda Peterson, che interpretava la graziosa compagna di classe dei ragazzi, Lori, è stata corteggiata fuori da set da entrambi i giovani protagonisti del film. Come ha riferito Joe Dante in una recente intervista a TheWrap:
“C’era una sorta di rivalità tra Ethan e River su Amanda Peterson. Erano sempre in competizione tra di loro per conquistare il suo affetto e penso che Ethan abbia vinto“, ha aggiunto ridendo.
LA TRAGICA MORTE DELL’ATTRICE
L’attrice, che dopo Explorer ha recitato in Playboy in prova (Can’t Buy Me Love, 1987) ritiratasi dalle scene nel 1994, il 5 luglio 2015 fu trovata morta nella sua città natale a causa di un’overdose accidentale di droga. Joe Dante la ricordò così: “Amanda era davvero dolce. Non avevo idea che avesse una vita così dura“.
A pochi giorni dai risultati definitivi dell’autopsia, che hanno rivelato come la Peterson fosse morta per overdose di morfina, è emerso una inattesa rivelazione sul suo passato, un tragedia terribile che per anni rimase un brutto segreto inconfessabile e che forse potrebbe celare la verità sul triste declino che l’ha portata alla morte. Quando aveva solo 15 anni, Amanda venne violentata, come dichiarò per la prima volta la madre Sylvia Peterson nel programma tv “The Doctors”. Un episodio che ha segnato per sempre la sua esistenza di giovanissima diva. Dopo lo stupro fu arrestata 4 volte negli anni successivi per problemi legati alla droga o per aggressione.
“Al culmine della sua carriera, Mandy ha sofferto un grave trauma. È stata violentata. Vivevamo insieme a Los Angeles e da quel momento è cambiata, penso che quell’episodio l’abbia colpita per sempre”.
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