Ezio Greggio è stato intervistato da Radio Deejay dove ha svelato alcuni aneddoti sulla sua carriera: uno di questi è stato il tormentone “È lui o non è lui? Cerrrto che è lui!”, diventato il suo marchio di fabbrica. Il comico ricorda come è nato “È lui o non è lui? Cerrrto che è lui!”:
Nacque quando facevo “Drive in”, ero il mattatore dell’Asta Tosta, oggetti tosti per tutti i gosti!. Avevamo deciso di chiudere sempre con la straordinaria opera del maestro Teomondo Scrofalo, un pittore fittizio. In una delle prime registrazioni, mi venne voglia di enfatizzarlo. Ogni volta che tiravo fuori il quadro di questo autore dicevo “È lui o non è lui? Cerrrto che è lui!”. Poi quando si vedeva si sapeva che era lui, era sempre la stessa opera del cavolo. Però ovviamente cambiava il titolo dell’opera.
Tra i suoi nuovi progetti:
“Lavoro a un bellissimo progetto con Filippo Bologna e Giovanni Veronesi. Adesso lo stiamo risistemando con Enrico Vanzina e speriamo quanto prima di farlo partire. Se la dovessi fare, sarebbe la storia più bella della mia carriera. È ambientata alla fine della seconda guerra mondiale, periodo che conosco bene anche perché mio padre ha combattuto.”
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